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Lavori in Corso Matteotti, opposizione preoccupata per residenti e commercianti

L'apertura del cantiere per il rifacimento della pavimentazione è prevista per la prossima primavera. Pd e Jesi in Comune manifestano perplessità e temono disagi per chi vive e lavora in zona

JESI – Nuova pavimentazione per Corso Matteotti. Ci si concentrerà su questo a partire dalla prossima primavera, sottoservizi inclusi. Bisognerà invece attendere, molto probabilmente la prossima amministrazione, per arredo urbano e panchine.

L’amministrazione sembra orientata a predisporre l’annunciato cantiere del “boulevard” jesino in questo modo, anche alla luce delle risorse a disposizione, derivanti dal Contratto di Quartiere (bando vinto dall’allora giunta Belcecchi). Un’opera pubblica molto attesa, ma che ovviamente preoccupa, considerati i disagi registrati per piazza Colocci e piazza Pergolesi.

«Peccato che per i lavori di Corso Matteotti il Consiglio Comunale continui a rimanere all’oscuro – tuona Andrea Binci del Pd -. Poco tempo fa, a una mia interrogazione sul tema, ci venne assicurato per questo importante cantiere il coinvolgimento del consiglio, e soprattutto l’avvio del confronto con residenti e commercianti. Invece, ci dobbiamo affidare alla stampa per sapere qualcosa».

«Il rifacimento del Corso è sicuramente una buona notizia – il parere di Samuele Animali di Jesi in Comune -. Come molti altri lavori, si tratta di progetti realizzati anni fa, parliamo della vituperata Giunta Belcecchi. Opere finanziate nei primi anni 2000 e completate soltanto ora, come tanti altri cantieri portati a termine con fatica e dispendio di tempo, vedi il rifacimento delle piazze, o altri mai iniziati o ultimati, tipo le carcerette e il complesso Sant’Agostino. Per quanto riguarda il rifacimento del Corso, sia pure defalcato di una parte importante del progetto (chi vivrà vedrà… ma non si poteva fare altrettanto per piazza Pergolesi viste le tante perplessità sollevate dallo spostamento della statua?), speriamo che questi lunghi lavori che si prospettano non siano il colpo di grazia per un centro che già langue. Basta soffermarsi sui cartelli affittasi e vendesi in quella che dovrebbe essere la via più prestigiosa della città (figuriamoci il resto), che stanno appesi ormai da tanto, troppo tempo».

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