Jesi-Fabriano

La legge 194 compie 40 anni, un diritto da difendere

Jesi, Fabriano, Fermo e Fano sono alcune delle piazze che si stanno organizzando in questi giorni per chiedere alla Regione la piena applicazione della Legge 194

194 jesi
Il banchetto per i 40 anni della Legge 194, in piazza della Repubblica a Jesi

JESI – Jesi, Fermo, Fano, Fabriano sono solo alcune delle piazze che si stanno organizzando in questi giorni per chiedere la piena applicazione della Legge 194, che legalizza l’interruzione di gravidanza.

194 jesiLa raccolta firme a Jesi ha ottenuto in poche ore un centinaio di adesioni, il presidio sarà nuovamente allestito sabato prossimo (26 maggio) all’interno della Coop di via Gallodoro a partire dalle 9. Anche in Piazza del Popolo a Fermo, sabato prossimo dalle 16 alle 20, sarà allestito un banchetto informativo e così pure a Fabriano, mentre domenica 27 sarà possibile firmare la petizione nella tensostruttura Sassonia a Fano. Sono passati 40 anni da quando in Italia è stata approvata questa legge che trova difficoltà nell’essere applicata: basti pensare che l’obiezione di coscienza tocca il 70,1% delle strutture della Regione Marche, a Jesi è addirittura del 100%.

«Esiste una legge, la 194 del 1978, che ha ridotto il numero delle interruzioni di gravidanza e il numero delle morti delle donne per aborto clandestino – spiegano al banchetto di Piazza della Repubblica a Jesi evidenziando come stavano le cose per le donne prima di questa legge – Prima della 194 l’aborto era considerato in Italia un reato. Provocare l’aborto di una donna consenziente era punito con la reclusione, comminati all’esecutore dell’aborto che alla donna stessa». Le pene previste potevano essere ridotte se l’aborto era commesso «per salvare l’onore proprio o di un congiunto. È per la salute e la libertà delle donne che nel 1978 si è arrivati a questa legge che siamo qui a difendere».

Ad organizzare i presidi nelle città è il Coordinamento Regionale “194 Senza Obiezione” che ha sposato la petizione lanciata a livello nazionale dalla rete #moltopiùdi194. A proposito di obiezione di coscienza: Jesi, in Piazza delle Monnighette, e Senigallia a giugno ospiteranno lo spettacolo “Io obietto”.

 

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