Jesi-Fabriano

La Jesi romana raccontata al museo archeologico dagli studenti dell’Itas

Progetto didattico con rappresentazione scenica che ha visto la partecipazione dei genitori. I ragazzi in abiti d'epoca confezionati da un laboratorio di sartoria del quartiere San Giuseppe. Nei prossimi appuntamenti si parlerà delle Stanze di Enea, in Pinacoteca

Studenti al museo
Gli studenti dell'Itas in abiti dell'antica Roma al museo archeologico di Jesi

JESI – Il museo archeologico cittadino – con Romina Quarchioni, responsabile dell’Ufficio musei, cultura, turismo del Comune, e Simona Cardinali, curatrice della collezione di arte contemporanea – ha ospitato nella serata ieri, 29 maggio, una prima classe dell’Itas e i genitori degli studenti per un progetto didattico di rappresentazione scenica sulla Jesi romana.

studenti al museo
Si preparano gli abiti da indossare

In precedenza i ragazzi avevano partecipato a un laboratorio itinerante in città, alla scoperta delle tracce romane: teatro, cisterna, mura. Poi ci si è spostati all’interno del museo per ammirare la collezione romana, guidati dall’archeologo Alessandro Biagioni e dalla coordinatrice di tutto il progetto, la professoressa Carla Tiberi.

«La scuola – spiega Romina Quarchioni – ha poi rielaborato il progetto in forma multidisciplinare, coinvolgendo non solo l’insegnante di lettere ma anche quelli di inglese, religione, grafica, disegno. Il tutto ha portato a una sorta di ricostruzione, fatta dagli studenti proprio all’interno del museo, che ha evidenziato le fasi dell’epoca romana: dal mosaico alla tombe con gli arredi, alle statue, ai giochi. C’è stata anche una fase in esterna per presentare ai genitori – un’ottantina – il centro storico con le vestigia romane».

studenti al museo
Il racconto della Jesi romana tra le vestigia del centro e i reperti del museo

Studenti in abiti d’epoca, che hanno interpretato gli antichi “progenitori” latini, raccontando la vita di allora nella Jesi romana: la schiava che accompagnava il padrone alle terme, il soldato, i patrizi.

Gli abiti sono stati realizzati da due sarte, Maria Pia e Velma, che hanno il loro laboratorio nel quartiere di San Giuseppe e che hanno collaborato con il Comune anche con il progetto Chromaesis, abiti frutto di una attenta ricostruzione storico – scientifica e che rimarranno al museo.

studenti al museo
Gli appuntamenti si protrarranno sino a giugno

Prossimi appuntamenti: stasera e domani – ore 21 –  ancora con due classi prime dell’Itas che presenteranno il ciclo delle Stanze di Enea, in Pinacoteca, ai loro genitori. Il 5 e 6 giugno sarà la volta del Liceo Classico, sempre nelle Stanze.

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