Jesi-Fabriano

La comunità bengalese in festa (Foto Gallery)

A Jesi sono in più di 500. Alla palestra "Carbonari" si sono ritrovate tante famiglie e tanti bambini. Ospite d'onore l'ambasciatore del Bangladesh. Presenti anche l'imprenditore Giovanni Fileni, il sindaco Massimo Bacci, assessori e consiglieri comunali

Il sindaco Massimo Bacci con l'ambasciatore del Bangladesh, Abdus Sobhan Sikder

JESI – Una festa nella festa, quella di ieri 30 luglio, per la comunità bengalese di Jesi che si è ritrovata numerosa alla palestra “Carbonari”, un anno dopo la “loro” marcia della pace che si era conclusa in piazza della Repubblica.

Tante famiglie e tanti bambini che hanno ancor più colorato con la loro presenza un momento di aggregazione molto sentito da una comunità che nella nostra città conta più di mezzo migliaio di persone.

Ospite d’onore di questa prima edizione, l’ambasciatore del Bangladesh in Italia, Abdus Sobhan Sikder. Ad accompagnarlo, il presidente dell’associazione “Marche – Bangladesh”, Mohamed Dulal e quello della comunità jesina, Baigl Md Abdul Awal.

Tra i presenti anche l’imprenditore Giovanni Fileni, fondatore e presidente del Gruppo avicolo di famiglia, il sindaco Massimo Bacci, il vice Luca Butini, gli assessori Maria Luisa Quaglieri e Paola Lenti, il presidente del Consiglio comunale Daniele Massaccesi. E anche i consiglieri Samuele Animali, Osvaldo Pirani, Lindita Elezi, Martino Lombardi e Islam Kazi Fokhrul, bengalese, consigliere straniero aggiunto.

Proprio quest’ultimo ha voluto evidenziare la necessità che a Jesi «possa sorgere presto un centro culturale dove incontrarci e poter insegnare ai nostri figli la cultura del nostro popolo affinché non vada persa».

Attenzioni particolari rivolte, comunque, al sindaco e all’imprenditore.

Nell’azienda avicola, infatti, come ha ricordato lo stesso Giovanni Fileni «sono rappresentate ben 50 etnie e quella bengalese con 120 occupati è la più numerosa. Sono lavoratori che collaborano nel migliore dei modi e noi cerchiamo di mettercela tutta anche se si sono attraversati momenti difficili».

Uno sguardo intorno e Fileni ha voluto anche rivolgere l’attenzione ai bambini presenti, «ne vedo tanti qui – ha detto – speriamo che si possa lasciare loro qualcosa di bello e sicuro».

Massimo Bacci nel suo saluto ha posto l’accento sul «bisogno di conoscersi in quanto soltanto con la frequentazione e il confronto ci si può relazionare al meglio. Voi siete una comunità bene inserita nella nostra città, avete espresso il rappresentante straniero in Consiglio comunale ma il mio augurio è che in futuro ci possano essere uno o più consiglieri operativi e non solo di rappresentanza».

Il sindaco si è quindi complimentato con l’organizzazione «per aver voluto tra voi l’imprenditore Giovanni Fileni dimostrando la vostra riconoscenza, il che è cosa bellissima».

Ringraziamenti da parte dell’ambasciatore bengalese, il quale ha rimarcato come «i rapporti tra i nostri due Paesi sono sempre più intensi e soddisfacenti. Sono felice di vedere i bambini che hanno imparato a parlare le due lingue».

Il diplomatico ha anche annunciato che a breve il governo del Bangladesh riconoscerà un contributo economico alle famiglie delle nove vittime italiane dell’attacco terroristico nella capitale Dacca, avvenuto il 2 luglio di un anno fa.

Il sindaco ha omaggiato l’ambasciatore con una medaglia commemorativa dell’ottocentesimo anniversario della nascita di Federico II e un libro fotografico su Jesi. Il primo cittadino e Giovanni Fileni – con una menzione particolare per la figlia Roberta – hanno ricevuto fiori e una targa ricordo da parte della comunità.

Poi gli ospiti, mentre la serata continuava con danze e canti, sono stati invitati a cena presso il ristorante indiano di via Giacomo Acqua.

 

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