Jesi-Fabriano

JesiServizi, occhio ai conti: il bilancio si scontra col covid

Perdita di oltre 153 mila euro nel primo trimestre 2020, dati in «disallineamento con gli anni precedenti, anche a causa della pandemia: il fermo ha comportato una riduzione dei costi ma anche un azzeramento degli introiti»

Centro Ambiente Campo boario jesi
Uno degli accessi al Centro Ambiente del Campo Boario, gestito da JesiServizi

JESI – Conti da tenere sotto controllo per la partecipata del Comune di Jesi JesiServizi alla luce dell’emergenza covid. Al termine dello scorso mese di marzo, e quindi ad appena tre sole settimane dall’inizio del lockdown, il bilancio della società evidenziava infatti una perdita di oltre 153 mila euro, senza considerare le imposte. Dati che «presentano un disallineamento con le risultanze degli anni precedenti» evidenzia la Giunta prendendone atto e assumendo in merito gli indirizzi da seguire.

A JesiServizi sono affidati igiene urbana, raccolta rifiuti, gestione delle due farmacie comunali, mense (di cui la società affida l’appalto) e trasporto scolastico e delle persone con disabilità, gestione e controllo dei parcheggi a pagamento. A questi incarichi si sono anche aggiunti gestione, manutenzione e riqualificazione dell’intera rete dell’illuminazione pubblica. Della società hanno acquisito quote negli ultimi anni anche altri Comuni: se il 97% della partecipata lo detiene Jesi, il restante 3% fa capo a Monsano, Castelbellino e all’Unione dei Comuni di Belvedere, Morro d’Alba e San Marcello.

La situazione contabile della società al 31 marzo scorso evidenziava una perdita pari a 153.647,14 euro. Uno scarto rispetto al passato «anche a causa del periodo di pandemia da Covid-19 ed alla conseguente sospensione di alcuni servizi affidati in house dagli enti locali soci. Il periodo di fermo ha comportato una riduzione dei costi diretti ma anche un contestuale azzeramento degli introiti derivanti dai corrispettivi degli utenti».

Alla luce della situazione, la giunta detta a JesiServizi una serie di indirizzi, a partire dalla proiezione sull’intero anno dei risultati del conto economico trimestrale, al fine di prevedere il trend futuro dei costi e dei ricavi dei servizi erogati, e dalla «analisi dell’impatto, sia del periodo di lockdown sia del periodo post pandemia, sugli equilibri economici dei diversi servizi affidati in house alla società». Ma si prospetta anche la «eventuale attivazione, da parte degli uffici comunali preposti, delle clausole contrattuali di salvaguardia, previste ai sensi dell’art.106 del Codice dei Contratti Pubblici, in caso di eccessiva onerosità dei contratti di servizio dovuta a cause non imputabili alla società».

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