Jesi-Fabriano

Jesini al Moriconi per la storia del tenore partigiano

Nasce da un libro lo spettacolo Canto Contro, domani sera al Moriconi. La storia del tenore Nicola Stame è frutto del lavoro di associazioni e jesini

Il gruppo jesino

JESI – Tutto nasce da un libro: “Il tenore partigiano” di Lello Saracino viene regalato al tenore Franco Corinaldesi che ne rimane affascinato. Da qui l’idea di organizzare qualcosa intorno a questo personaggio, già citato in uno dei suoi spettacoli da Valeria Moriconi. Sarà proprio il teatro intitolato alla celebre jesina ad ospitare domani sera, ore 21, lo spettacolo “Canto Contro” ad ingresso gratuito. Frutto del lavoro di associazioni cittadine, Anpi, Arci, Libera, Istituto Gramsci Marche, con il sostegno del comune, di attori, musicisti e interpreti jesini, racconta la storia di Nicola Stame. Interpreteranno la vita di questo personaggio Mauro Gozzi chitarra e voce, Franco Corinaldesi per la voce tenorile, Maria Grazia Tiberi la voce narrante, Marco Gigli chitarra e voce, Saverio Santoni al pianoforte e Giuliano Pietroni al mandolino.

La locandina dell’evento

Il personaggio. Nicola Stame fu un cantante lirico di grande spessore ma la sua carriera fu pregiudicata dalla polizia politica fascista, che nel 1939 lo arrestò al Teatro lirico di Roma durante le prove generali della Turandot. Quattro mesi di carcere e poi il servizio militare in Aeronautica, sino all’8 settembre 1943. Il tenore avrebbe potuto partire per gli Stati Uniti, dove era in programma una sua tournée, ma preferì restare a Roma, per battersi contro i nazifascisti con i suoi compagni di “Bandiera Rossa”. Arrestato e portato in Via Tasso, Nicola Stame vi fu a lungo torturato. Condannato alla deportazione in un lager nazista, si trovava nel carcere di Regina Coeli quando i tedeschi lo scelsero per eliminarlo, con altri 334 patrioti, nella rappresaglia delle Fosse Ardeatine.

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