Jesi-Fabriano

Jesina, la proprietà dice la sua sull’offerta Cossu: «Lontana dal valore reale di una società sana»

Spunta anche un secondo interessamento che ha preso contatti con l'amministrazione comunale. Nota furibonda degli ultras leoncelli a fronte della retrocessione in Promozione

Giancarlo Chiariotti

JESI – Società sana e nessun reale interessamento per la Jesina. È il punto di vista espresso con un comunicato dalla attuale proprietà della società leoncella, appena scesa in Promozione. Dopo il fulmineo apparire e sparire dalla scena della cordata Cossu, ricacciata indietro da quella che sarebbe stata la richiesta del presidente Giancarlo Chiariotti per la cessione del club, e mentre spunta un secondo interessamento, che ha mosso i suoi passi presso l’amministrazione comunale, la gestione della società del club di viale Cavallotti ribadisce una volta di più la propria posizione e una volontà che pare netta: andare avanti alla guida della Jesina, in Promozione. Nonostante il tifo stia esprimendo con forza e in tutti i modi la totale ostilità nei confronti di questa proprietà.

Jesina, la posizione della gestione Chiariotti

«Da alcuni giorni – comunica la società leoncella – si susseguono notizie e voci circa la situazione societaria, sportiva ed economica della Jesina. Nella giornata di lunedì 20 maggio 2024 ci sono stati contatti tra il presidente Chiariotti e l’emissario di alcuni imprenditori jesini che si sarebbero detti interessati all’acquisizione della Jesina. Nel corso dell’unico e breve incontro non sono emerse le identità delle persone coinvolte, né un reale e concreto interesse all’acquisizione della società ed è stata formulata, nel corso dello stesso incontro, un’offerta che non rispecchia, nemmeno lontanamente, il reale valore della Jesina, anche in considerazione del fatto che la società è sana economicamente. La Jesina, nell’interesse della Città, è aperta ad ogni tipo di trattativa, purché seria e fattiva, cosa che ad oggi non si è ancora verificata».

Jesina, la nuova cordata

Intanto di un ulteriore interessamento si fanno portatori «Stefano Galati e Andrea Bramerio , imprenditori nonché – li annuncia una nota – con esperienze pluriennali legate al mondo del calcio anche professionistico. Dopo aver ufficialmente fatto visita all’assessore allo sport del comune di Jesi Samuele Animali, incontro cordiale in cui hanno presentato le linee guida di un progetto per il rilancio del Club Jesi Calcio con l’ obbiettivo principe di tornare a categorie più confacenti alla tradizione cittadina, rivitalizzando il settore giovanile per il tramite di Accademy collegata a Società professioniste, non senza la forte collaborazione di imprenditori locali già individuati, hanno richiesto appuntamento con il presidente Chiariotti al fine di fare una valutazione della potenziale operazione restando in attesa di conferma data».

Lo striscione contro il presidente della Jesina Giancarlo Chiariotti nel corso del playout

Jesina, il tifo

Le idee al momento chiare le hanno gli ultras, che le hanno espresse in una nota di cui non è possibile riportare integralmente tutte le espressioni nei confronti di tutti i protagonisti dell’ultima rovinosa annata, la peggiore della storia leoncella, mai caduta sportivamente così in basso. «Sapevamo da anni che con questa gestione saremmo arrivati a questo punto – scrivono – non sono stati capaci di cambiare rotta verso la deriva. Siamo stati attaccati perché erano da noi stati avvertiti che questo sarebbe stato il finale e non hanno fatto nulla per rimediare. Adesso esigiamo che vi allontaniate da ciò che non vi appartiene. Non sarete mai la Jesina».

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