Jesi-Fabriano

Jesina, Maria Francesca Tardella dice la sua

Le prime parole del futuro direttore generale della squadra leoncella: «Ci sono piazze fredde per natura. Jesi, che mi ha sempre affascinato, non lo è. E vorrei riaccenderla»

Maria Francesca Tardella con Marco Polita

JESI – «Un campionato da un lato sobrio e dall’altro entusiasmante. Valorizzando il territorio e divertendo». E’ quanto promette Maria Francesca Tardella, già patron della Maceratese e da circa un mese nuova consulente della Jesina. «A fine luglio – specifica la dirigente – dovrei passare al ruolo di direttore generale».

Su prospettivi e obiettivi leoncelli, Tardella dice: «Sono stata chiamata per una sorta di anno zero dal quale ripartire. Mi ha contattato l’amico Marco Polita, che stimo tantissimo, per mettere a disposizione la mia esperienza. Ci sono piazze fredde per natura, Jesi non lo è. E’ una piazza che mi ha sempre affascinato, dalla tifoseria molto calda, che ho vissuto da avversaria, e dove credo serva un poco di sprint per riaccendere gli entusiasmi. Non c’ero ed è difficile dire cosa sia mancato nelle ultime stagioni ma un presidente come Polita, che da dieci anni porta avanti la società in un torneo così impegnativo, merita il rispetto di tutti».

Sulla nuova Jesina, l’ex Maceratese e Recanatese afferma: «Le conferme già assestate sono altrettante garanzie ma abbiamo lavorato anche sui nuovi. La squadra è quasi completata, qualche dettaglio e faremo gli annunci. La Jesina deve essere il fulcro di questo territorio e il valore aggiunto del suo settore tecnico giovanile non ce l’hanno tutti». Quanto a mister Franco Gianangeli, «E’ garanzia di umiltà e professionalità, un tecnico Uefa A preparatissimo ma abbastanza modesto da non essere lui a dirlo».

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