Jesi-Fabriano

Jesina in crisi, Polita: «Non molliamo, presto Ngani a Jesi»

Dopo quattro stop di fila, leoncelli precipitati in piena zona playout e costretti a guardarsi ulteriormente le spalle. «Sapevamo di dover soffrire»

Sangiustese-Jesina

JESI – Strada salvezza oramai tutta in salita per la Jesina, dopo che il quarto k.o. di fila, domenica scorsa a Monte San Giusto, in classifica ha fatto scivolare i leoncelli in quartultima piazza, superati anche dall’Agnonese e avvicinati dal Monticelli (ora a meno quattro), protagonisti di due vittorie a sorpresa su Matelica e Vis Pesaro, capolista e vice del torneo. Con questa situazione di classifica, i leoncelli sarebbero condannati ai playout e ad andare a vincere fuori casa a Recanati (quintultima a pari punti con la Jesina, ma con lo scontro diretto a favore e pure una gara da recuperare) per salvarsi. Attenzione anche a non scivolare ulteriormente indietro: le ultime due posizioni che significano retrocessione diretta sono a meno 7, con il Fabriano Cerreto che rispetto alla Jesina ha una gara in meno e anche, il 25 marzo, lo scontro diretto da giocare in casa. Insomma, è diventata durissima.

«È un brutto periodo- dice il presidente della Jesina Marco Polita- ma combatteremo tutti fino all’ultima partita. Nessuno dei giocatori si è tirato indietro, non credo si possa dire che manchino impegno e sacrificio. Mancano otto partite, ricominciamo un nuovo torneo dopo la sosta. Che con un budget contenuto ci sarebbe stato da soffrire fino all’ultimo lo si sapeva. Non so se in estate sia stato promesso altro da altre persone».

Intanto resta in piedi l’ipotesi di passaggio a breve della proprietà della Jesina nelle mani del camerunense André Keau Ngani. «Entro questo marzo- dice Polita- Ngani sarà di nuovo a Jesi. L’acquisizione delle quote di maggioranza è previsto entro il 30 aprile. I contatti ci sono coi suoi consulenti sul posto. Non credo che una eventuale retrocessione influirebbe, Ngani era interessato a un club di D o Eccellenza. Ma vogliamo salvarci».

Ora la sosta, poi da domenica 18 marzo primo di tre scontri diretti da non fallire prima di Pasqua: Monticelli (senza Trudo squalificato), Fabriano Cerreto e Nerostellati.

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