Jesi-Fabriano

Jesina, Bugari non si tocca

La società leoncella rinvia l'incontro coi tifosi che era stato fissato per il 6 maggio e torna a difendere a spada tratta il tecnico da attacchi e critiche di tifosi e ambiente che non ne gradiscono la conferma in panchina.

JESI – Il rinvio dell’incontro sul futuro con i tifosi che era stato programmato per sabato prossima e l’ennesima difesa dell’allenatore Yuri Bugari da attacchi e critiche di una piazza che non ne gradisce la conferma sulla panchina leoncella. Così la Jesina Calcio in una nota, dopo la sconfitta in casa del Monticelli di domenica scorsa e in vista dell’ultima gara di campionato, domenica 7 maggio al Carotti, contro la già promossa Fermana.

«La Jesina Calcio – fa sapere la società di viale Cavallotti – comunica che l’incontro con i tifosi, programmato per sabato 6 maggio, viene rinviato e sarà convocato dal nuovo consiglio di amministrazione che scaturirà da una prossima assemblea dei soci. Rimandando a tale appuntamento le valutazioni sulla stagione giunta ormai alla conclusione e le indicazioni ed i suggerimenti per la prossima (se resterà questa la compagine sociale), la Jesina Calcio intende prendere le distanze in maniera netta dai due pseudo-tifosi che continuano, partita dopo partita, ad inveire con ingiurie e offese contro l’allenatore ed il presidente».

Prosegue la nota: «Al riguardo la polemica contro l’allenatore che nasce non su valutazioni tecniche, ma sulla scelta di aver ritardato, nella scorsa stagione, il reimpiego di un giocatore che veniva da un lungo infortunio mentre la squadra aveva trovato un proprio assetto ben definito, non giustifica tale accanimento (neanche se si aggiunge la fatidica frase sulle tre categorie dei tifosi fatta dall’allenatore e che non aveva alcunché di offensivo). Un accanimento, questo, che di riflesso viene riprodotto contro il presidente per la decisione di richiamarlo in panchina dopo che i risultati di inizio stagione non erano stati all’altezza delle aspettative. La Jesina Calcio accetta, come ha sempre accettato, critiche e obiezioni da parte di tifosi, così come di sportivi e stampa. Chiede però, anzi pretende, il rispetto della dignità umana dei propri tesserati contro atteggiamenti gravemente denigratori che non trovano alcun fondamento nei valori dello sport e che sono dettati esclusivamente da sentimenti di astio in totale malafede. Atteggiamenti questi che peraltro non aiutano né agevolano un serio avvicendamento dell’attuale compagine societaria o l’allargamento della stessa».

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