Jesi-Fabriano

JesiClean, a tu per tu con la nuova presidentessa Gaia Barbarella

È una delle associazioni più attive a Jesi in campo ambientale, abbiamo parlato con Gaia Barbarella, 26enne studentessa di Giurisprudenza, che la presiede

JESI -Sono partiti in nove e ora sono oltre cinquanta. È una delle associazioni più attive a Jesi in campo ambientale. Hanno ripulito intere aree della città e coinvolto decine di giovani e non solo. È l’associazione JesiClean, fondata tre anni fa e che ora ha una nuova presidentessa: Gaia Barbarella, ragazza jesina di 26 anni, studentessa di Giurisprudenza. Tra esperienze fatte e progetti futuri ecco i programmi delle prossime iniziative.

«La tematica ambientale mi è sempre stata a cuore – spiega la neo presidentessa dell’associazione – Ho ritrovato in JesiClean tutti gli ideali di tutela della natura che condivido a pieno e che trovo sia necessario mettere in atto. Così è iniziato il mio percorso all’interno dell’associazione, prima come semplice socia e poi, in seguito alle dimissioni da presidente del fondatore Giacomo Mosca, ho accettato con grande entusiasmo il ruolo di presidentessa. Per me ricoprire questa carica è un grande onore e un traguardo importante, specialmente perché credo fermamente nel potenziale di questo progetto».


Di cosa si occupa JesiClean?

«L’associazione è nata tre anni fa dall’idea di Giacomo Mosca e altri ragazzi all’epoca diciannovenni e ha come obiettivo quello di sensibilizzare gli abitanti di Jesi alla tutela dell’ambiente cittadino attraverso una serie di progetti: sono state spesso avviate iniziative per ripulire i parchi della città, nonché collaborazioni con altre associazioni jesine e non. Il messaggio di salvaguardia ambientale e sostenibilità che jesiClean vuole mandare è rivolto a tutte le fasce d’età, infatti tra i membri dell’associazione vi sono sia bambini molto piccoli di circa sette anni che anziani».

Quali sono alcuni i progetti fatti in passato?

«In passato sono stati fatti incontri di sensibilizzazione nelle scuole, partendo dalle elementari fino alle superiori. Per quanto riguarda invece le collaborazioni, ne è stata fatta una importante con l’associazione di volontariato fiorentina “Angeli del Bello” e con “Jesi Città da Vivere”, con la quale abbiamo realizzato dei contenitori per raccogliere le offerte da mettere nei negozi. Sempre con la stessa associazione abbiamo avviato un’iniziativa per sensibilizzare i giovani a gettare i rifiuti negli appositi cestini durante le serate della movida nei centri storici, in risposta al problema della sporcizia che viene ritrovata spesso a terra dopo il weekend. Oltre a sensibilizzare, però, siamo anche passati all’azione, avviando numerosi incontri per ripulire le aree verdi, con l’obiettivo non solo di rendere Jesi un luogo più pulito e accogliente, ma soprattutto puntando a coinvolgere più persone possibili e dare così un segnale: l’ambiente va salvaguardato e tutto parte dal gesto di ogni singolo cittadino».

Il team


I programmi futuri?

«Tra i progetti futuri, oltre a riprendere gli incontri nelle scuole e certamente continuare con la pulizia della città, c’è la realizzazione di posaceneri per i locali del centro storico, per contrastare la pratica inquinante e inconsapevole di gettare a terra le sigarette, purtroppo i rifiuti più comuni da trovare per strada».

Che cosa rappresenta per te JesiClean?

«Per me questa associazione rappresenta una grande opportunità. Trovo che coinvolgere le persone nel rispetto dell’ambiente sia una missione importantissima per creare un senso civico all’interno della comunità cittadina e non. Inoltre per me è anche una grande soddisfazione vedere che le persone di tutte le età si interessano sempre di più alle nostre iniziative e progetti, partecipando attivamente e iscrivendosi a JesiClean. Sono consapevole che da soli non possiamo stravolgere positivamente la situazione ambientale ma il cambiamento deve partire dal singolo. Ciò che la nostra associazione si propone di fare è proprio guidare le persone nella direzione di questo cambiamento, facendo capire a tutti che il futuro è nelle nostre mani e necessita del contributo di tutti».

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