Jesi-Fabriano

Jesi al voto, si presentano i Repubblicani. Prosegue lo scontro civiche – centrosinistra

In vista della scadenza elettorale di giugno (primo turno il 12, eventuale ballottaggio il 26), domani 13 maggio è la data di consegna delle liste ufficiali. Ecco il punto

I Repubblicani Europei a sostegno della candidatura a sindaco di Lorenzo Fiordelmondo

JESI – Jesi alla rielezione di sindaco e consiglio comunale: in vista della scadenza elettorale di giugno (primo turno il 12, eventuale ballottaggio il 26), domani 13 maggio è la data di consegna delle liste ufficiali.

Si è presentata a piazza delle Monnighette quella dei Repubblicani Europei, parte della coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a sindaco di Lorenzo Fiordelmondo (insieme alle liste di Pd, Jesi in Comune, Jesi Respira e Con Senso Civico). Dice Fiordelmondo: «Coalizione politica e non accordo elettorale, di politica e discontinuità la città ha bisogno. Sono lontano dal modello dell’uomo solo al comando, a forza di comandare da soli, si resta soli. Possiamo tornare a governare una città che abbiamo governato, bene, per anni».

Intervento della segretaria cittadina, non in lista, Katia Mammoli: «Un traguardo presentare l’unica lista dei Repubblicani Europei alle prossime amministrative in Italia. Volevamo dare una mano ad una colazione di centrosinistra in linea con la nostra storia. La cura contro i partiti non è il civismo, che è peggio del male: bisogna sapere come la pensano le persone cui affidare la città e dove sono collocate, servono principi e non furbizia».

In lista ci sono: Teresa Brazzini, Attilio Carducci, Elisabetta Chessa, Loretta Fabrizi, Marco Fava, Lorena Fratoni, Massimo Frittelli, Riccardo Gelosi, Federico Giaccaglini, Giuliana Gioacchini, Antonio Lucarini, Conchita Mammoli, Paolo Nisi, Roberto Palermo, Catiuscia Pasquinelli, Vitaliano Pieroni, Andrea Pollonara, Federico Radini, Adelchi Rotatori, Luciana Sabbatini, Lorena Santarelli, Diana Spadari, Augusto Taccaliti, Massimo Tangherlini

Jesi al voto, le civiche

Cinque nel complesso le candidature a sindaco. C’è Matteo Marasca che, sul fronte delle liste civiche della maggioranza uscente, sarà sostenuto da Jesiamo, Orizzonti Jesi, Patto per Jesi e Riformisti per Jesi. E dall’alleanza civica arriva la controreplica a quella che era stata la risposta del centrosinistra agli attacchi di Marasca e del sindaco uscente Massimo Bacci. «Parlano di noi invece di sostenere il proprio candidato – dicono le civiche – siamo ancora in attesa di conoscere le loro proposte per la città. La coalizione dei partiti, fotocopia già vista negli anni 80- 90 con i medesimi protagonisti, continua a parlare di noi e del nostro candidato, invece di sostenere il proprio.

La presentazione della candidatura a sindaco di Matteo Marasca

In attesa di conoscere le proposte per la città, che ancora non vediamo, ci teniamo a ricordare che il nostro candidato sindaco, Matteo Marasca è uscito cinque anni fa dal Pd, ritirandosi dalla politica locale, a seguito della decisione di pochi di quel partito di non fare le primarie. Strumento democratico in cui credeva anche Fiordelmondo, visto che nel 2007 era un esponente di spicco della lista civica Jesi è Jesi, in contrasto alla lobby cittadina dei partiti. Marasca ha sempre rivendicato l’importanza del coinvolgimento dei cittadini e, dunque, delle primarie. È restato nel Pd quando si sono svolte, ha fatto un passo indietro quando si è scelto di non farle e di prediligere le stanzette della Casa del Popolo per le decisioni. Riteniamo che possa essere la persona giusta per dare continuità al nostro lavoro, e non disperdere quanto di buono fatto in questi dieci anni, anche alla luce degli ottimi risultati perseguiti alla presidenza dell’Asp Ambito IX in un periodo difficilissimo. Riteniamo pertanto fondamentale non tornare indietro, al cupo passato con al centro Fiordelmondo, vittima sacrificale delle lobby cittadine che hanno ingessato la città e dell’estremismo pronto ad azzannarlo nel momento in cui non dovesse obbedire ai loro diktat. Lo abbiamo già vissuto, evitiamo di ricaderci».

Jesi al voto, Fratelli d’Italia

Jesi al voto, Grassetti e la destra

In corsa per Fratelli d’Italia c’è Antonio Grassetti che rivendica identità e appartenenza politica: «Leggo che il Sindaco Bacci auspica una campagna elettorale senza polemiche o attacchi personali. Insomma, non vuole scocciature, per sé e per il delfino che ha scelto, “pescato” tra ex rappresentanti della sinistra (chi aveva definito Bacci un uomo di destra?). Si parli di contenuti, chiede. Al Sindaco rispondo, intanto ringraziandolo per indicarci come dovremmo impostare la nostra campagna elettorale, e poi per averci invitato a parlare di contenuti. Ci dica anche se per “contenuti” intende i temi della ragioneria e dell’amministrazione dell’oggi, oppure ci consentirà di illustrare quelli della politica vera, su cui disegnare il futuro del nostro territorio come invece intendo fortemente. Però, grazie Sindaco. Chissà di cosa avremmo parlato se non ci fosse pervenuta la sua raccomandazione!».

Da sinistra Cesare Santinelli, Marco Cercaci, Massimo Gianangeli, Valerio Medici e Fabio Sebastianelli

Jesi al voto, gli outsider Cercaci e Cocola

Dal fronte dell’opposizione al green pass arrivano le altre due candidature. Due, una per il partito politico fondato dal senatore Gianluigi Paragone Italexit e l’altra per il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi, le liste che sosterranno la corsa di Marco Cercaci. Dai comitati civici nasce la lista Lavoro e Libertà che sostiene la candidatura di Paola Cocola.

Marco Gambini Rossano mostra il simbolo di “Lavoro e Libertà”, insieme alla candidata sindaco Paola Cocola

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