Jesi-Fabriano

Jesi al voto, Jesiamo si presenta e va all’attacco con Bacci e Marasca

Il doppio affondo di sindaco uscente e candidato primo cittadino contro Pd e centrosinistra. «Mai rinnovati, il loro uomo segretario quando hanno perso» per l'uno. «Qui in condizione di decidere per la città, a me la delega al bilancio» afferma l'altro

Matteo Marasca e Massimo Bacci

JESI – La presentazione è della lista con cui Jesiamo sosterrà la candidatura a sindaco di Matteo Marasca. Ma è pure un affondo a tutto campo contro Pd, coalizione e candidato a sindaco del centrosinistra, Lorenzo Fiordelmondo. Un attacco congiunto portato avanti da Marasca e, al suo fianco, dal sindaco uscente, e presidente di Jesiamo, Massimo Bacci. Con spazio per una anticipazione da parte dell’aspirante primo cittadino, che spiega anche di essere attualmente iscritto a Jesiamo. «Come già fatto dal sindaco Bacci – dice Marasca – in caso di elezione non ci sarà un assessore al bilancio ma tratterrò per me la delega, come pure per i lavori pubblici. Una maniera per coordinare al meglio le attività».

Jesiamo, la lista

La bordata più potente arriva da Bacci, in risposta a chi ricorda il passato da oppositore della sua amministrazione, da capogruppo Pd (2012- 2017), dello stesso Marasca, ora alfiere civico. «Il segnale- dice Bacci -che Matteo ha avuto la capacità e il coraggio di sbattere la porta in faccia a chi fa della politica qualcosa che deve restare per pochi. Basti pensare che l’attuale candidato del Pd era segretario del Pd quando nel 2012 hanno perso l’amministrazione della città». Per Bacci: «Abbiamo fatto un lavoro straordinario e lasciamo una città migliore. Non facciamo tornare indietro la città per ridarla a chi l’ha governata e non si è saputo rinnovare. Il candidato sindaco Marasca è un volto giovane ma che ha già dimostrato esperienza e capacità all’Asp».

Rincara Marasca: «Le liste civiche mi hanno dato la possibilità di candidarmi a sindaco senza pretendere nulla in cambio e dandomi gli strumenti per fare politica in maniera seria. Nell’altro campo fanno di tutto per precludere la strada ad un reale cambiamento e ai giovani, dovendo attendere di avere almeno 50-60 anni per poter candidarsi. Jesiamo ha fatto un ragionamento complessivo e in me ha trovato la sintesi». E ancora, «dire prima i criteri secondo cui si scelgono, per competenza, gli assessori, credo sia questione di trasparenza, come pure per le fonti di finanziamento della campagna elettorale».

Il consiglio di Bacci a Marasca, «essere sé stesso- dice il sindaco uscente – e avere chiari i principi della nostra associazione, è ciò che gli abbiamo chiesto. Servire la città, essere d’esempio per dipendenti comunali, consiglieri, assessori». Aggiunge Marasca: «Mi è stato consigliato di seguire e ascoltare tutti ma poi di mettermi in condizione di potere decidere e fare le valutazioni e le scelte migliori per la città. Come si poteva dire di no?».

In merito al rapporto con la città, Marasca dice: «I cittadini hanno capito che negli ultimi dieci anni, rispetto al passato, le cose sono state fatte e che hanno avuto nelle civiche un riferimento, se necessario anche nelle critiche. Ma in un rapporto costruttivo».

Margherita De Gennaro, Arianna Tantucci, Matteo Marasca, Massimo Bacci, Daniele Massaccesi, Tommaso Cioncolini

Per la lista, parola ai, confermati, presidente del Consiglio e consigliere uscenti, Daniele Massaccesi e Tommaso Cioncolini – «per le anime rispettivamente moderata e progressista di Jesiamo» dice Bacci – e ai giovani Arianna Tantucci, Margherita De Gennaro, Nicolò Lorenzetti.

«Arrivando (la presentazione si tiene alle Tre Botteghe di Piazza Pergolesi) e vedendo Corso e Piazza Pergolesi, si ha il segnale del lavoro fatto negli anni con serietà e efficienza- dice Massaccesi – all’opposizione non ricevevo risposte sullo stato delle scuole di Jesi, che abbiamo messo in sicurezza con un unico ritardo alla Martiri». Per Cioncolini «servizio alla città, vocazione al progetto, trasformazione, confronto nel rispetto» le parole chiave. «Esperienza e arricchimento nuovi» dice Tantucci. «Amo Jesi e mi metto in gioco» afferma De Gennaro. Per Lorenzetti: «Tutti i partiti in Italia usano toni populistici, chi ha vissuto la città ha visto il lavoro delle civiche».

I candidati: Matteo Baleani, Nicola Bisi, Pietro Bologna detto “Piero”, Alessio Brunori, Franco Burattini, Guglielmo Cherubini, Tommaso Cioncolini, Ugo Coltorti, Margherita De Gennaro, Daniela Ferrara, Nicola Filonzi, Daniele Garzi, Nicolò Lorenzetti, Rossella Martinez, Daniele Massaccesi, Marialuisa Quaglieri, Paola Quaranta, Carlo Rossetti, Carla Saveri, Arianna Tantucci, Graziano Tesei, Anna Tosti, Filippo Maria Triccoli, Youssef Wahbi.

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