Jesi-Fabriano

Jesi, il volontariato si trasferisce alla Stazione ferroviaria

Lo sportello sub provinciale del Csv, la Croce Rossa, l’associazione Valvolare e la Onlus Daniela Cesarini sono pronte a trasferirsi alla stazione ferroviaria

La stazione ferroviaria di Jesi
La stazione ferroviaria di Jesi

JESI – Saranno quattro le associazioni che dopo l’estate si trasferiranno i nei locali della stazione ferroviaria di Jesi. In viale Triste andranno lo sportello sub provinciale del Centro Servizi per il Volontariato, che ora si trova all’Appannaggio (presso l’associazione Donne Sempre), la Croce Rossa, l’associazione Valvolare e la Onlus Daniela Cesarini.

Una soluzione in comodato d’uso gratuito per cinque anni che consentirà a queste realtà di avere un presidio in una zona sensibile della città. «Il contratto tra il Csv Marche e Rfi Italia è stato firmato a metà dicembre – spiega Mario Argentati, tesoriere del Csv Marche – I locali sono già stati individuati, si tratta di 308 metri quadrati complessivi al primo piano dello stabile. incontri, spazi e materiale sono a disposizione anche delle altre associazioni, se ne hanno bisogno».

L’accordo a livello nazionale “Volontariato in stazione”, che vede coinvolte le Ferrovie Italiane con il Csv Net, l’organo di coordinamento dei Centri per il Volontariato di tutta Italia, è stato siglato nel 2014. «Siamo molto felici che Rfi abbia compreso l’opportunità di non lasciare in abbandono questi spazi – continua Argentati – A Jesi realizzeremo progetti di volontariato e solidarietà, ogni associazione per le sue competenze. E’ importante che una parte importante del volontariato arrivi sino a questa zona della città». I locali non richiedono interventi particolari, verrà attivato un ascensore per i portatori di handicap, mentre i bagni sono già predisposti. Da predisporre delle inferriate nel lato dove scorre l’alta tensione, per motivi di sicurezza.

Le stazioni ferroviarie pronte ad ospitare le associazioni sono Jesi e Tolentino, ma nelle Marche si lavora anche per Montecarotto – Castelbellino, Osimo, Porto d’Ascoli, San Benedetto del Tronto, Marotta e Castelraimondo. «Con l’Anci Regionale, il Csv ha siglato un accordo a gennaio 2018 per la rigenerazione dei beni comuni: Jesi ha dei locali vuoti, il laboratorio analisi, l’ex tribunale, per dirne alcuni; e alle associazioni mancano spazi. Nell’ottica di una sussidiarietà circolare speriamo che anche l’amministrazione jesina si sensibilizzi alla rigenerazione e alla riqualificazione dei beni comuni».

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