Jesi-Fabriano

Jesi, vertenza Caterpillar. Il sindaco: «Gestione assurda della vicenda, quasi da principianti»

La questione è approdata in consiglio comunale. Il Primo Cittadino Massimo Bacci ha manifestato sconcerto per la modalità con cui sono stati comunicati i licenziamenti

JESI – La vertenza Caterpillar approda in consiglio comunale. La seduta odierna si è aperta infatti con l’interrogazione di Nicola Filonzi per avere delucidazioni sugli sviluppi della vicenda. Durissimo il sindaco Massimo Bacci.

«Nessuno aveva anticipato nulla al Comune – specifica Bacci -. Lo stesso responsabile di stabilimento, nominato di recente, si è presentato con la Digos per comunicare la notizia ai lavoratori. Mi ha sorpreso molto anche perché le multinazionali dovrebbero avere la capacità di gestire processi così complessi e delicati. Considero assurda questa gestione, che nel tempo, credo, potrebbe diventare un boomerang per chi l’ha attuata. Mi sono trovato in più occasioni ad avere a che fare con gli imprenditori, per fortuna non in casi di chiusura di azienda, e non mi era mai capitato di assistere ad azioni del genere. La modalità attuata dalla Caterpillar sembra più da principianti, che non da una multinazionale».

Maggioranza e opposizione compatte per provare a salvaguardare i posti di lavoro dello stabilimento di via Roncaglia. Con un ordine del giorno, i consiglieri esprimono «solidarietà a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento dello stabilimento Caterpillar Hydraulics di Jesi, alle loro famiglie, nonché a tutte le perone che, per ragioni diverse, sono legati all’azienda ed alla sua attività, che coinvolge direttamente il nostro territorio», oltre a «disappunto e sconcerto per le modalità con cui la proprietà ha proceduto alla comunicazione dei licenziamenti e ha evitato il coinvolgimento di sigle sindacali e istituzioni non rispettando pertanto la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e dell’intero territorio». Inoltre, invitano l’amministrazione «ad individuare ogni possibile soluzione per fronteggiare la crisi, ivi compresa la partecipazione al Tavolo di Crisi con il MISE, il Ministero del Lavoro, la Regione Marche, la Provincia di Ancona, tutte le organizzazioni sindacali e tutte le parti sociali coinvolte, al fine di individuare ed adottare misure concrete ed immediate a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori licenziati per impedire la chiusura definitiva dell’unità produttiva ubicata in via Roncaglia ed a tutela del lavoro e della dignità di tutti i soggetti coinvolti».

Si proporrà inoltre di devolvere il gettone di presenza ai lavoratori Caterpillar.

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