Jesi-Fabriano

Jesi: variante campo Boario, sessanta giorni per presentare osservazioni

L'atto approvato dal consiglio comunale è visionabile in Comune. Due mesi di tempo per formulare rilievi sulle previsioni di ampliamento del centro ambiente

Centro Ambiente del Campo Boario
L'ingresso del Centro Ambiente del Campo Boario

JESI – Sessanta giorni di tempo per formulare osservazioni e sollevare rilievi sulla variante urbanistica riguardante l’area del campo Boario. Gli atti sono visionabili liberamente in Comune. Riflettori accesi, ovviamente, sul centro ambiente, che verrà ampliato e sistemato per meglio rispondere alle esigenze della municipalizzata Jesiservizi, che si occupa dell’igiene urbana.

Le osservazioni dovranno essere presentate in triplice copia all’Ufficio Protocollo o trasmesse all’indirizzo pec del Comune di Jesi (protocollo.comune.jesi@legalmail.it) entro il 16/07/2019.

Critica l’opposizione. «La variante al Prg – tuona Jesi in Comune – certifica l’assenza di qualsiasi progetto di spostamento dell’impianto, allontanandolo dal campo sportivo e dalla scuola e destinando l’area alla piena fruizione pubblica e al servizio del quartiere e della comunità. Con il sindaco Belcecchi, c’era un progetto di massima per dislocare l’impianto in zona Roncaglia, redatto dall’architetto Calcagni. Ma non se ne fece nulla perché le due partecipate Jesiservizi e Progetto Jesi (presieduta da Bacci) non arrivarono a un accordo sul prezzo per la cessione dell’area. È sciocco oggi abbandonare quell’idea. I soldi in ogni caso (anche per migliorare l’esistente) vanno chiesti a Regione, Stato e UE. Ma occorre una pianificazione. Cercando invece di consolidare lo status quo si perde un’ulteriore occasione per rimediare agli errori del passato. Appoggiamo dunque la petizione promossa da alcuni cittadini ed associazioni, perché chiede una variante più rispondente agli interessi della città e dei residenti».

Il sindaco Massimo Bacci, che difende la scelta, ha replicato così in merito all’ipotesi di spostare altrove il centro ambiente. «Uno studio effettuato dal precedente amministratore di JesiServizi nella legislatura 2007-2012 – ha fatto sapere il Primo Cittadino -, aveva stimato in 3/3,5 milioni di euro l’allestimento di un nuovo Centro in un altro sito, senza contare le spese necessarie per destinare l’attuale centro Ambiente ad altra funzione. Un investimento certamente non compatibile con quello del bilancio di un Comune».

Molto probabile la presentazione di rilievi da parte dei cittadini, a partire dai promotori della petizione che ha già superato le 600 firme.

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