Jesi-Fabriano

Jesi, un tavolo speciale per rifare ponte San Carlo

Silvia Gregori di Forza Italia sollecita il Comune di convocare Regione e Provincia entro l'anno per trovare le risorse per il rifacimento del viadotto

JESI – Un tavolo speciale per il rifacimento di ponte San Carlo. Con Regione e Provincia. Obiettivo: intercettare le risorse necessarie per la ricostruzione del viadotto che collega Jesi al quartiere di Minonna. A proporlo è Silvia Gregori di Forza Italia.

«La strada che collega il Ponte alla città – evidenzia la consigliera comunale di minoranza – è anche parte di una Statale e di uno snodo viario proveniente dalla superstrada, e quindi di non esclusivo interesse del comune di Jesi. Il Ministero dell’Interno assieme a quello dell’Economia e delle Finanze avevano già predisposto un finanziamento di 325 mila euro per la progettazione dell’intervento. La complessità dell’opera e la tempistica dei lavori dovranno necessariamente tener conto anche della continuità dei servizi, dal momento che il viadotto è attraversato anche da impianti di illuminazione, elettricità e metano a loro volta collegati alle utenze private e pubbliche».

L’esponente di opposizione fa inoltre notare che «il posizionamento, in prossimità del Ponte , di alcuni new jersey,
impiegati per ridurre il transito dei veicoli pesanti, non ha apportato alcun apprezzabile miglioramento alla viabilità, ma ha semmai contribuito al verificarsi di diversi incidenti».

Silvia Gregori
Silvia Gregori

Silvia Gregori chiede pertanto all’amministrazione Comunale «di farsi promotrice presso gli Enti interessati di una iniziativa di sensibilizzazione e di coordinamento per ampliare la consistenza del finanziamento predisposto, che comporti anche la copertura finanziaria necessaria per la demolizione e la ricostruzione del Ponte San Carlo». Impegna pertanto sindaco e giunta «ad approvare un atto di indirizzo politico che comporti la costituzione di un tavolo speciale per la realizzazione dell’opera e che preveda la partecipazione anche dei rappresentanti della regione Marche e della provincia di Ancona entro e non oltre il termine del corrente anno».

Si è valutato di demolirlo e ricostruirlo, piuttosto che rinforzarlo, al fine di risparmiare ingenti risorse. L’investimento ammonta a oltre 4 milioni di euro.

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