Jesi-Fabriano

Jesi, torre Erap: tempi incerti per il nuovo palazzone popolare

La ditta appalatrice non si è più presentata e si attende la rescissione del contratto da parte dell'ente regionale. Poi ne andrà individuata un'altra

Il cantiere della Torre Erap a Jesi

JESI – Nubi fosche si addensano sulla torre Erap di via Tessitori. Come per la ristrutturazione della scuola Martiri della Libertà, la ditta appaltatrice non ha adempiuto al contratto sottoscritto con l’Erap Marche (il palazzo è competenza dell’ente regionale per l’abitazione pubblica, a differenza dell’istituto scolastico di via Asiago) e ora non resta che la rescissione del contratto. Ma l’operazione, come molte in Italia, non è così agevole e richiederà probabilmente tempo. A darne notizia è l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Renzi che sta seguendo la vicenda.

Il rischio incompiuta, incrociando le dita, non dovrebbe esserci, non essendo un cantiere privato. Vi è invece il rischio, ormai abbastanza evidente, di un notevole ritardo nella realizzazione dell’opera, con conseguente disagio per gli abitanti del popoloso quartiere di San Giuseppe. L’Erap, fino a qualche settimana fa, non riusciva più nemmeno a contattare la ditta, come comunicato dall’assessore Renzi in aula consiliare, e si sta muovendo per individuarne subito un’altra, scorrendo la graduatoria. «L’appalto è gestito dall’Erap – ha fatto sapere l’esponente di giunta di recente -. Abbiamo sollecitato più volte l’esecuzione dell’intervento, incontrando anche la dirigenza e i vertici dell’ente per capire quali sono le situazioni che ostacolano il cantiere e come ci si può muovere. Proprio tre giorni fa, l’Erap mi ha comunicato che non riesce più a interloquire con la ditta appaltatrice e che sta provvedendo alla rescissione del contratto. La speranza è che una volta estromessa l’azienda si possa procedere celermente con il nuovo affidamento dei lavori. L’auspicio è che venga individuata una ditta maggiormente affidabile».

Dall’Erap Marche, al momento, non giungono comunicazioni. Si tratterebbe, stando al progetto, di un immobile di sette piani all’avanguardia sotto il profilo architettonico e costruito secondo i moderni criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, con 30 appartamenti, un piano terra destinato a servizi pubblici a beneficio dei residenti del quartiere ed un ampio parcheggio interrato.

I tempi? Difficile prevederli. Di sicuro non il 2022 per veder completata l’opera.

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