Jesi-Fabriano

Jesi, la tradizionale Tombola di San Settimio è pronta a tornare in presenza in piazza

È l’intenzione degli organizzatori, che stanno lavorando con il Comune al necessario piano sicurezza per un evento che, prima del Covid, riuniva migliaia di persone al cospetto del Pergolesi, dove è tornata adesso la fontana dei leoni

Piazza della Repubblica, una delle ultime Tombole in presenza

JESI – È pronta a tornare in presenza in Piazza della Repubblica, dopo due edizioni gioco forza a distanza in diretta on line a causa della pandemia, la classica Tombola di San Settimio del 22 settembre, giorno del Patrono. È l’intenzione degli organizzatori che, ora, stanno lavorando con il Comune alla predisposizione del necessario piano sicurezza per un evento che, prima del Covid, riuniva migliaia di persone al cospetto del Pergolesi in una piazza dove, rispetto ad allora, è tornato adesso a campeggiare l’obelisco della fontana dei leoni.

Tombola di San Settimio
Tombola di San Settimio, l’ultima edizione on line

La manifestazione è probabilmente la più antica di piazza iesina, risalendo ad oltre 150 anni fa. Nelle passate edizioni pre-pandemia, la media delle presenze era di circa 4.500 persone, con quasi 8mila cartelle vendute. Dal 1996, l’Avis di Jesi la organizza in occasione della festa patronale di San Settimio, affiancata dalla locale Sezione dell’Aido. L’Avis ha ereditato l’organizzazione allo scioglimento del Mutuo Soccorso Cordai e Canapini. Una tradizione molto sentita in città, che ha dovuto ripiegare negli ultimi due anni su una inedita versione on line, in diretta streaming dalle Sale Pergolesiane del Teatro. «La Tombola di San Settimio non si era fermata neppure per la Seconda Guerra Mondiale – aveva ricordato l’allora presidente dell’Avis Jesi Bruno Dottori nel lanciare la novità nel 2020 – non abbiamo voluto lo facesse quest’anno: dopo le piazze dei canapini e del Prato di inizio ‘900 e quella della Repubblica, ora tocca alla piazza virtuale». Ma ora si vuol finalmente tornare alla piazza reale.

Le celebrazioni patronali del 22 settembre saranno, come sempre, d’anticipo alla successiva tre giorni di Fiere, pure qui col ritorno alla normalità che vedrà le bancarelle “riappropriarsi”, dopo due anni, anche di Corso Matteotti: nel 2020 infatti le Fiere non ebbero modo di svolgersi, l’anno scorso l’appuntamento si tenne ma su un’area più ridotta, per le limitazioni Covid ma anche e soprattutto per il cantiere, ora al termine, sul Corso.

Appuntamento di cui in città si ha notizia storica almeno dal 1304, le Fiere si tengono tradizionalmente nelle tre giornate del 23, 24 e 25 settembre che seguono la celebrazione del Patrono il 22. Quattro le differenti zone individuate: la fiera degli animali domestici e articoli casalinghi fra campo Boario, Piazzale San Savino e via Cascamificio; la campionaria e con gli operatori della ristorazione fra via Rosselli, via del Torrione, Piazzale dei Partigiani – Porta Valle e via Imbriani; la fiera dell’abbigliamento e della bigiotteria nella zona 3 da Costa Mezzalancia a via Mazzini, Piazza Baccio Pontelli, Piazzale Mezzogiorno; infine la fiera storica fra Corso Matteotti e le piazze del centro.

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