Jesi-Fabriano

Jesi, al via i tamponi a tappeto alla casa di riposo

A seguito delle sollecitazioni del Comune, del consiglio comunale e di alcuni consiglieri regionali, l'Asur Marche ha avviato i controlli alla residenza protetta di via Gramsci

La casa di riposo di Jesi

JESI – Al via i tamponi a tutti gli ospiti e i dipendenti della Casa di Riposo. Dopo le reiterate richieste dell’amministrazione, a cui si è aggiunto il Consiglio comunale e alcuni consiglieri regionali, finalmente l’Asur ha disposto i controlli alla residenza protetta per anziani Vittorio Emanuele II, al momento senza contagi (solo 11 però i tamponi fatti su oltre cento pazienti). Da oggi, il test viene effettuato a tutti coloro che hanno a che fare con la struttura: gli assistenti, gli anziani ospiti, i vari addetti. In totale saranno circa 250 i soggetti sottoposti a tampone.

«Apprendo con piacere l’avvio dei test con tampone per tutti gli ospiti della casa di riposo – le parole di Daniele Massaccesi, il presidente del consiglio comunale che li aveva sollecitati per primo -. In vista della ripartenza, la prevenzione sarà di primaria importanza. Un plauso all’amministrazione e ai consiglieri regionali che hanno sollecitato i controlli».

Si è cominciato con il personale delle cooperative che hanno in appalto i vari servizi alla casa di riposo e dunque gli operatori socio sanitari, gli infermieri, gli addetti ai servizi della lavanderia, delle pulizie, della manutenzione e della cucina. Martedì sarà poi la volta del personale dell’Azienda Servizi alla Persona che, come noto, ha gli uffici nel medesimo edificio: sono gli assistenti sociali, gli amministrativi e il personale della portineria. Infine, ma la data ancora non è stata comunicata, toccherà agli anziani ospiti. Ad oggi, tra tutti i soggetti che hanno a che fare con la struttura, nessuno ha sintomi riconducibili al Covid-19.

«Finalmente i tamponi sono assicurati – ha detto l’assessore ai servizi sociali Marialuisa Quaglieri – ed era questa una pressante richiesta che il sindaco aveva fatto già agli albori della pandemia. Ci è stato spiegato, però, che la procedura prevedeva un ordine di priorità tra le strutture protette, con precedenza a quelle dove erano stati registrati casi di Covid-19, per cui la casa di riposo di Jesi si è ritrovata in fondo alla lista. Ora vediamo di recuperare il tempo perduto, confidando in un responso positivo. È questa l’occasione per ringraziare veramente tutto il personale della struttura di Via Gramsci – sia quello dell’Asp che delle cooperative – che ha svolto e sta continuando a svolgere un lavoro straordinario in questi mesi tutt’altro che facili, con un supplemento di responsabilità ed attenzione verso gli anziani ospiti davvero encomiabili».

«Meglio tardi che mai – il commento di Agnese Santarelli di Jesi in Comune -. Insomma bene, nonostante il ritardo, sperando che si possano sottoporre a tampone anche gli ospiti in tempi utili e certi. Apprezzo anche che finalmente si utilizzino correttamente le parole e quindi si dica che, fortunatamente, nessuno degli ospiti ha sintomi riconducibili al covid e non che non ci sono positivi. Perché evidentemente fin che non avremo i risultati non possiamo dirlo. Forse sarebbe stato importante dire tutto con più chiarezza. Ovviamente un ringraziamento va a chi ha sempre prestato la propria attività all’interno della struttura, anche nei momenti più difficili e rischiosi».

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