Jesi-Fabriano

Jesi, suolo pubblico gratuito per i locali e dehors con l’autocertificazione

Il Comune accoglie la richiesta degli operatori commerciali, anche avvalendosi delle risorse governative, ed elabora un regolamento per velocizzare le pratiche e consentire ai locali di installare i manufatti esterni

Piazza della Repubblica

JESI – Immediata occupazione di suolo pubblico con semplice autocertificazione ed esonero dal pagamento della relativa tassa (Tosap sospesa fino al 31 ottobre). Il Comune viene incontro ai locali e vara una procedura semplificata per l’autorizzazione e la tempestiva operatività dei dehors.

Sono una trentina le domande pervenute da parte di bar, ristoranti ed altri esercizi pubblici per installare o ampliare le strutture “mobili” di fronte alle rispettive attività e poter così avere maggiori spazi per accogliere i clienti, tenuto conto del distanziamento obbligatorio previsto per legge. «Benché giunte in ritardo rispetto a quanto concordato – fanno sapere dal Comune -, in appena tre giorni gli uffici tecnici le hanno valutate, mappate, verificandone la compatibilità. Nel corso dell’incontro con i rappresentanti degli esercizi pubblici e delle associazioni di categoria, verranno fornite le risposte, unitamente al modello di domanda per l’autodichiarazione già predisposto per agevolare ulteriormente l’esercente nella compilazione della domanda».

La procedura semplificata adottata dalla giunta consente pertanto l‘immediata occupazione di suolo pubblico previa presentazione di una domanda con autocertificazione. «Sono comunque fatti salvi i diritti dei terzi – specifica l’amministrazione e la facoltà che gli uffici comunali competenti possano chiedere la rimozione delle opere installate, ovvero possano adeguare o ridurre le aree occupate in ampliamento, precisando altresì che qualora lo spazio da occupare vada ad eliminare la disponibilità di parcheggi di uso pubblico (libero o a pagamento) l’interessato non potrà occupare lo spazio prima di 5 giorni lavorativi dall’invio della pec».

In caso di mancato rispetto di quanto dichiarato, e qualora ricorrano valutazioni di interesse pubblico e di salvaguardia dell’interesse storico monumentale degli spazi da occupare, il Comune potrà comunque intervenire ai fini della rimozione del dehors. Era una delle richieste formulate dagli operatori commerciali, riuniti sabato scorso in piazza per far sentire la propria voce. «L’attenzione di questa Amministrazione verso l’attività degli esercizi pubblici è stata notevole in questi anni: dall’introduzione dei dehors per agevolare il servizio all’aperto alle misure incentivanti per le nuove attività aperte in centro e negli altri quartieri cittadini», il punto di vista dell’Esecutivo guidato dal sindaco Massimo Bacci.

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