Jesi-Fabriano

Jesi, spostamento fontana dei Leoni. Il sindaco: «Sarà una piazza liberata»

Il Primo Cittadino replica alle considerazioni di Italia Nostra, difendendo la scelta di trasferire il monumento in piazza della Repubblica

Massimo Bacci, Luca Butini e Graziano Giacani con il totem informativo di Piazza della Repubblica su Cassio Morosetti

JESI – «Non sarà una piazza orfana, semmai una piazza “liberata” dalla fontana dei Leoni». È una delle risposte del sindaco Massimo Bacci ai dubbi di Italia Nostra sul lascito testamentario di Cassio Morosetti.

La sezione locale dell’associazione ha posto diverse domande, manifestando perplessità sulla modifica dei progetti di riqualificazione urbanistica. «Italia Nostra – la replica del sindaco Massimo Bacci – non può certo mancare fra gli interlocutori qualificati ad esprimere pareri attenti ed approfonditi in un dibattito che invece, per volere di alcuni, si cerca tristemente ed ottusamente di spostare su un piano solo politico. Il ricollocamento della Fontana dei leoni nella piazza per la quale fu commissionata e realizzata non è contemplato dal progetto Sardellini-Marasca, ma laddove questa opportunità fosse colta ciò non andrebbe a modificare la funzione di Piazza della Repubblica né rispetto all’attuale né rispetto a quanto previsto dal progetto di riqualificazione; progetto che andrebbe ovviamente modificato, ma ora è prematuro chiedere chi ne riceverà l’incarico. Rinunciare invece all’arretramento del monumento a Pergolesi avrebbe significato di fatto rinunciare alla riqualificazione dell’omonima piazza e quindi snaturare di fatto il progetto. Relativamente a Piazza Federico II, inviterei Lei ed i suoi associati a volerla eventualmente intravedere come “liberata” dal monumento centrale là trasferito nel 1949, piuttosto che “orfana”».

L’amministrazione, come noto, è favorevole all’accoglimento del lascito testamentario di 2 milioni di euro. «L’opportunità che ci si presenta grazie al lascito Morosetti è infatti quella di poter riqualificare anche quella piazza, restituendole una funzione più vicina alla concezione originale. Come ben sa la scadenza temporale prevista dal mecenate ed umorista Morosetti ci impone celerità nelle decisioni, ma ciò di certo non avverrà a scapito della condivisione con i nostri concittadini di ulteriori pareri esperti che verranno acquisiti. Certo del contributo che un’associazione quale Italia Nostra saprà portare sul tema affinché valutazioni e decisioni siano improntate al bene della città e non alla disputa politica».

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