Jesi-Fabriano

Jesi, spostamento fontana dei Leoni: i dubbi di Italia Nostra

Costantina Marchegiani, presidente della sezione locale dell'associazione, auspica maggior coinvolgimento dei cittadini. La pratica potrebbe arrivare in consiglio a fine novembre

Piazza Federico II

JESI – Spostamento fontana dei Leoni, a fine novembre il consiglio comunale potrebbe essere chiamato a esprimersi sull’accettazione del lascito di Cassio Morosetti. Sarebbe, stando ai tempi stretti, l’ultima data utile, o quasi, per poter eventualmente avviare l’iter e procedere al trasloco del monumento in piazza della Repubblica.

Un’operazione che ha scatenato, com’era preventivabile, un ampio dibattito in città. Tema dibattuto anche da Italia Nostra in assemblea: «In primo luogo – le considerazioni della presidentessa Costantina Marchegiani -, ci siamo chiesti per quale motivo il Progetto Sardellini-Marasca potrebbe subire adesso una variante, in favore dello spostamento della fontana da Piazza Federico II a Piazza della Repubblica, mentre quando abbiamo chiesto la stessa cosa per il monumento a Pergolesi ci fu risposto che non era possibile apportare modifiche al progetto. Chiediamo inoltre di sapere, qualora si decidesse di spostare la Fontana in piazza della Repubblica, a chi sarebbe assegnato l’incarico per la nuova sistemazione della piazza.

È peraltro evidente che in caso di spostamento della Fontana dei leoni in Piazza della Repubblica andrebbe riqualificata anche Piazza Federico II, resa orfana del suo centrale punto di riferimento: in tal caso Italia Nostra suggerisce che la cosa si realizzi mediante un concorso di idee. Dal momento che si renderebbe disponibile uno spazio più scenografico, utilizzabile per manifestazioni di ogni genere da quelle culturali, a quelle artistiche e sportive, secondo Italia Nostra sezione di Jesi si rende necessario progettare un nuovo assetto che dovrà essere in ogni caso reso pubblico. Auspicando che possa essere organizzato quanto prima con le autorità preposte un incontro in merito, si confida in un attento esame della questione, che possa portare ad un effettivo miglioramento urbanistico della città, nel rispetto dei tradizionali valori storici ed architettonici della stessa».

Favorevole allo spostamento, e soprattutto all’abbattimento delle barriere architettoniche annunciato dal sindaco Massimo Bacci, la sezione jesina della Croce Rossa.

«Sono davvero contento – dice il presidente Francesco Bravi – che l’amministrazione comunale abbia pensato di destinare le cospicue risorse del lascito Morosetti all’abbattimento delle barriere architettoniche in città e mi auguro sinceramente che tale decisione trovi la doverosa condivisione di tutti. Come Croce Rossa ci misuriamo da sempre con tale problematica, visto che il sostegno alle persone con disabilità fa parte delle attività socio-assistenziali di cui ci occupiamo istituzionalmente. E siamo ben consci come Jesi, al pari di quasi tutte le città, abbia assoluta necessità di effettuare interventi che permettano la mobilità di ogni soggetto. Per questo sarebbe davvero imperdonabile lasciar cadere questa occasione, che è davvero eccezionale. Onestà intellettuale vorrebbe che si riconoscesse le enormi difficoltà dei Comuni nel reperire risorse per le semplici opere di manutenzione, figuriamoci per interventi strutturali contro le barriere architettoniche. Mi spiace fortemente notare che qualcuno, per una pregiudiziale e pretestuosa presa di posizione politica, non si renda conto che una opportunità simile non si presenterà più. Non coglierla significherebbe mancare di rispetto alle persone più fragili ed ai loro sacrosanti diritti».

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