Jesi-Fabriano

Jesi, spaccata al Circolo Pertini. Il presidente: «I ladri erano stati alla sede»

I sospetti del presidente Brazzini su chi possa aver messo a segno il furto con spaccata al Circolo Pertini: certamente conosceva i luoghi

JESI – Amareggiato e deluso. E’ il presidente del circolo Sandro Pertini di Jesi Enrico Brazzini dopo il furto con spaccata di lunedì notte alla sede di via delle Nazioni. La “sezio’ dei socialisti” come è conosciuta a Jesi e che, dopo un lungo (e oneroso) iter amministrativo e burocratico, è diventata Circolo Sandro Pertini gestito dall’associazione Asd Felice Cavallotti affiliata alla Federazione Italiana Biliardo sportivo (Fibs). Dunque, di giorno ritrovo per discutere di attualità e politica per persone più mature e di sera, musica e tornei di biliardo con frequentatori più giovani. La doppia vita dello storico circolo. «Uno dei pochi superstiti in città – ci spiega Enrico Brazzini – su cui abbiamo investito davvero tanto per rilevarlo e per continuare a tenerlo aperto, perché rappresenta una parte importante della città. Ma non per tutti evidentemente…».

Il presidente è amareggiato. Dopo tutto, quello di lunedì non è il primo colpo ai danni del circolo di via delle Nazioni. «Credo sia il terzo furto che subisce negli anni – dice ancora – ma gli altri anni erano sempre entrati dalla porta principale, facendo danni, sì, ma lasciando intendere che erano ladri non della zona. Stavolta, ho paura che si tratti di qualcuno che ha già frequentato il circolo poiché chi ha agito è entrato da un ingresso laterale non visibile dalla strada». I banditi infatti sono passati da un cancello su via delle Nazioni che conduce nell’area condominiale dei parcheggi dei residenti. Ma sapevano anche che lì vi era un secondo cancelletto chiuso con una catena (che hanno tranciato forse con delle tenaglie) che porta al cortile dove sono ospitate le aree gioco dell’associazione sportiva. Da quello spazio si accede direttamente dal circolo tramite una porta-finestra chiusa con una serranda elettrica.

«Sapevano pure questo – ammette il presidente – infatti hanno tranciato il lucchetto e la catena del cancelletto laterale e hanno spaccato vetro e serranda forse con un piede di porco o una mazza. Penso che siano state più persone, perché fare tutto quel rumore in una zona comunque residenziale senza essere sentiti è difficile, ci vuole uno che sta a sorvegliare la strada… E poi hanno portato via la macchina cambia monete che è piuttosto voluminosa e una persona da sola non riesce a trasportarla. Devono pure avere avuto una macchina o un furgoncino». E se per fortuna il circolo ha una assicurazione che copre i danni, resta anche lo smarrimento del gesto: hanno portato via anche due contenitori di spicci, donati con generosità dagli avventori del circolo per contribuire alla raccolta fondi per l’acquisto di un defibrillatore. «Hanno preso tutto, pure i soldi della raccolta benefica..che disgraziati», conclude Brazzini che ha sporto denuncia insieme al presidente dell’Asd Cavallotti presso la Stazione Carabinieri di Jesi. I militari hanno avviato le indagini.

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