Jesi-Fabriano

Jesi, la “Scuola per le famiglie” forma alle nuove sfide del sociale

Un percorso formativo rivolto ad amministratori, dirigenti e tecnici dei servizi sociali, realtà del terzo settore. Dal 19 ottobre al 18 novembre in previsione 5 incontri per 16 ore totali di confronto, che si terranno tutte on line

Da sinistra Marcello Bedeschi, Marialuisa Quaglieri, Paolo Perticaroli

JESI – Un percorso formativo, una “Scuola per le famiglie” pensata per amministratori, dirigenti e tecnici dei servizi sociali, realtà del terzo settore. «Uno scambio di esperienze da mettere in comune, traendone magari nuove idee in una fase in cui la pandemia ha cambiato tutto» dice l’assessora ai servizi sociali del Comune di Jesi Marialuisa Quaglieri nel presentare il progetto.

Con l’esponente di giunta, ci sono il presidente regionale del Forum delle famiglie Paolo Perticaroli, il segretario di Anci Marche e coordinatore delle Anci nazionali Marcello Bedeschi, la responsabile dell’unità operativa Minori e famiglia dell’Asp Ambito 9 Silvia Tomassoni. Dal 19 ottobre al 18 novembre in previsione 5 incontri per 16 ore totali di confronto, che si terranno tutte on line.

«Il percorso – spiega Perticaroli- è pensato per tutti quegli operatori istituzionali e non, che vanno supportati nella interpretazione e applicazione delle normative in tema di famiglia, dalle quali si parte, così da renderne funzionale l’utilizzo, evitando incertezze e ostacoli». Ricorda Perticaroli: «Il Forum si occupa di tutte le tematiche inerenti la realtà della famiglia e riunisce associazioni cattoliche e laiche. Abbiamo proposto ad Anci Marche questa idea, siamo felici si parta da Jesi». Comune che, evidenzia Quaglieri, ha voluto con il coinvolgimento dell’Asp ampliare al territorio l’opportunità.

Dice Bedeschi: «L’Anci non può non essere interessata alle problematiche delle famiglie, dato che sui territori i Comuni sono poi i primi enti ai quali ci si rivolge. Una iniziativa che vuol fare da pungolo ai responsabili dell’aiuto alle famiglie. Pungolata deve essere anche la Regione, perché finalmente dia forma alla commissione sul tema». Spiega Tomassoni: «Esempi virtuosi e buone pratiche anche da altri Paesi europei e da altre regioni verranno presi in considerazione. Obiettivo fondamentale anche dell’Asp è formarsi e aggiornare, dato che sono in costante divenire bisogni e esigenze».

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