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Jesi, a scuola in 8.540 nell’era Covid. Bacci: «Servizi attivi subito, ci sia collaborazione»

I numeri in città del ritorno sui banchi il 14 settembre. Mensa e scuolabus dal primo giorno, «Straordinario impegno di tutti, sulle criticità non si punti il dito ma le si affronti in maniera costruttiva»

Da sinistra Mauro Torelli, Roberto Renzi, Salvatore Pisconti, Massimo Bacci e Marisa Campanelli

JESI – Primo giorno di scuola o ritorno sui banchi per 8.540 a Jesi, lunedì prossimo 14 settembre. In 323 in particolare entreranno in classe per la prima volta, neo-iscritti alla primaria. Un passaggio, quest’anno come mai, atteso, temuto, delicato. «Importante la corresponsabilità educativa dei genitori, nel caso dei più piccoli, e dei ragazzi: facciamo attenzione affinché si vada a scuola senza sintomi- rimarca l’assessore ai servizi educativi Marisa Campanelli- è stato fatto un grande lavoro di squadra per adeguare tutte le scuole alla normativa anti-Covid».

Quanto ai numeri saranno 901 bambini e bambine delle 40 sezioni delle 12 scuole dell’infanzia, 1.736 gli iscritti alle 86 classi delle 9 primarie, 1.155 quelli alle 52 classi delle quattro secondarie inferiori e 4.748 i giovani delle 226 classi delle 9 secondarie superiori. Sono 236 invece i piccoli degli 8 nidi e centri per l’infanzia. Per rispettare le prescrizioni sono state formate 9 sezioni in più alla scuola dell’infanzia, una classe in più alla primaria, quattro alle medie. Ventidue le nuove aule ricavate. Riprenderanno da subito, già lunedì, il servizio mensa per 1.300 studenti, il trasporto scolastico per 480, il pre e post scuola per 81. Appuntamento a ottobre con la ripresa del Piedibus, che riguarderà 200 bimbi delle primarie.

Scuolabus a Jesi

È Salvatore Pisconti, amministratore di JesiServizi, a spiegare le novità riguardanti mense e scuolabus. «Per le prime ci si è organizzati facendo ricorso ad un secondo turno o individuando nuovi spazi per i refettori. Pochi i casi in cui il pasto verrà servito nelle aule». Fanno parte di questo secondo gruppo le scuole dell’infanzia Negromanti, Sbriscia, Arcobaleno, Santa Maria del Piano, Casali Santa e per il giorno a settimana previsto, il modulo della primaria Conti. Refettorio per la Garibaldi a San Giuseppe sarà il centro sociale di via Tessitori, per Mestica e Martiri della Libertà il complesso San Floriano di Piazza Federico II. «Non cambiano i menù – dice Pisconti- ma il pane sarà servito in monoporzioni di due fette nel cellophane».

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Non corse in più ma qualche mezzo aggiuntivo per gli scuolabus. «Gli autisti si stanno tutti sottoponendo a test sierologico. I mezzi saranno utilizzati all’80% della capienza, anche in quei casi in cui, al di sotto dei 15 minuti di tragitto, la normativa avrebbe consentito di usarli per intero». I bambini saliranno e scenderanno, accompagnati al e dal proprio posto, uno alla volta. Allargato il tempo del pre-scuola, con disponibilità del personale scolastico, per andare incontro alle esigenze richieste dalla nuova organizzazione.

L’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi ricorda: «Sono a conclusione lavori per 160 mila euro per adeguare i plessi, più i 23 mila su Palazzo Carotti per la Martiri della Libertà. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia di Santa Maria del Piano, avremo un incontro con la proprietà per valutare gli eventuali interventi da fare ma non ci sono problemi imminenti».

Presenti i funzionari comunali Mauro Torelli e Luigi Donzelli. «Iscrizioni in linea con quelli che sono i dati di costante calo delle nascite in città- dice Donzelli- aumento invece alle medie, che dà seguito a quelli che furono i numeri in ascesa delle nascite negli anni fra il 2008 e il 2010». Spiega Torelli: «I referenti del centro di via Tessitori hanno compreso e ben volentieri messo gli spazi de L’Incontro a disposizione per l’utilizzo temporaneo da parte della vicina scuola Garibaldi, felici del supporto alle necessità educative delle giovani generazioni. Sperando di poter tornare presto alla normalità».

Chiude il sindaco Massimo Bacci: «Ripartiamo sin dal primo giorno con tutti i servizi in funzione, straordinario l’impegno di tutti in una situazione eccezionale. Per questo chiedo collaborazione e, in caso di criticità, di non puntare il dito ma di affrontarle in maniera costruttiva».

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