Jesi-Fabriano

Jesi, salute mentale e integrazione: torna “Malati di Niente”

Dal 2000 la rassegna di arte, teatro, laboratori creativi e di cittadinanza, libri per l’integrazione e contro lo stigma che accompagna la salute mentale

La presentazione di "Malati di NIente"

JESI – Arte, teatro, laboratori creativi e di cittadinanza, libri per l’integrazione e contro lo stigma che accompagna la salute mentale. La rassegna “Malati di Niente” della Rete del Sollievo lavora in questo senso dal 2000: dal 23 al 29 gennaio a Palazzo dei Convegni la mostra dell’atelier di pittura delle persone seguite dal Sollievo e poi, l’1 febbraio a Palazzo dei Convegni e il 2 a San Francesco per le scuole IIS Galilei e Liceo Classico Vittorio Emanuele II la presentazione del libro “Contro tutti i muri. La vita e il pensiero di Franca Ongaro Basaglia” insieme all’autrice Anna Carla Valeriano.

Sono le prime tappe di un programma che, dice il coordinatore Gilberto Maiolatesi, «conferma la collaborazione coi Comune di Jesi. Maiolati Spontini, Filottrano, Cingoli, Montecarotto, il lavoro con le scuole e con il Teatro Pirata che, con Arianna Baldini, continuerà a curare i laboratori di teatro integrazione, che ci porteranno anche al festival nazionale di Serra San Quirico».

Si andrà avanti per tutto l’anno. «Malati di Niente non si ferma – dice Maiolatesi – ma è giusto fare un punto nella continuità del programma. Abbiamo una nuova bella sede del Sollievo in centro a Jesi, nel cuore di Corso Matteotti, e vogliamo che diventi un riferimento culturale per la città».

Promotori di Malati di Niente sono Asp Ambito 9, Coos Marche e Dipartimento di Salute Mentale.  «L’Asp – spiega il direttore Franco Pesaresi – ha creato una nuova area di attività dedicata alla “promozione della salute”, con attenzione anche ad aspetti quali l’attenzione agli stili di vita. A dirigerla la dottoressa Rita Ferro». Dice il dottor Mario Pettinelli, direttore dell’unità operativa di salute mentale dell’Ast: «Nell’ultimo anno 1.800 persone seguite, almeno con una visita, dal Dipartimento di salute mentale di Jesi. Per un 10% di primi accessi. Dati che non tengono conto delle situazioni passate per il pronto soccorso. Numeri più o meno stabili ma c’è una carenza di personale e stabilità di personale, che si riflette sulla continuità delle cure. E c’è la questione adolescenti: mancano neuropsichiatri infantili, che sono rari, pochissimi i posti letto».

Per Samuele Animali, assessore ai servizi sociali: «Appuntamento al cui approccio ci sentiamo vicini».

Arianna Baldini lavorerà ai laboratori teatrali: «La leggerezza e il gioco del teatro per il desiderio e il bisogno di convivenza e collaborazione dei ragazzi, il grosso tema è lo “stare insieme”».

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