Jesi-Fabriano

Jesi ricorda il brigadiere Giuseppe Diaschi

Quaranta anni fa, la sera del primo settembre, il carabiniere, e padre di tre figli, perse la vita nel corso di una colluttazione

JESI – Quaranta anni dopo Jesi ricorda il carabiniere Giuseppe Diaschi, morto a 36 anni mentre svolgeva il suo lavoro. Questa mattina, lunedì 2 settembre, nel duomo di Jesi è stata celebrata dal vescovo Gerrado Rocconi la messa per la commemorazione della medaglia di bronzo al “Valor Civile” del brigadiere dei carabinieri.

LA VICENDA – La sera del primo settembre del 1979 il sottufficiale dell’Arma, capo equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Jesi, era intervenuto nel centro cittadino di Jesi perchè era stata segnalata una persona che danneggiava le autovetture in sosta. Giunto sul posto il brigadiere Diaschi bloccava l’uomo. Ma nella colluttazione il fermato è riuscito ad estrarre un coltello con il quale ha ferito gravemente i militari intervenuti tra cui, il brigadiere Diaschi, che perse la vita poche ore dopo a causa delle ferite riportate al petto. Diaschi lasciava tre bambini.

Il brigadiere Giuseppe Diaschi
Il brigadiere Giuseppe Diaschi

Oggi, dopo ormai 40 anni, è stato ricordato il suo gesto eroico che, «malgrado consapevole delle gravi ferite riportate, faceva uso delle armi contro l’aggressore ferendolo esclusivamente alle gambe, risparmiandogli così la vita», si legge in una nota dell’Arma. Presenti alla commemorazione le più alte cariche politiche e militari locali, i famigliari, l’appuntato e “medaglia di bronzo” al Valor Civile Gino Antinori, autista del brigadiere Diaschi quella sera del primo settembre di 40 anni fa.

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