Jesi, i ragazzi del Classico sul palco con "Dipendenza cellulare" - Jesi-Fabriano
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Jesi, i ragazzi del Classico sul palco con “Dipendenza cellulare”

Lo spettacolo è stato curato dal laboratorio teatrale del liceo, con la regia di Gianfranco Frelli. In scena al teatro Cocuje

JESI – “Dipendenza cellulare” è il titolo del nuovo spettacolo che vedrà come protagonisti i ragazzi del Liceo classico “Vittorio Emanuele II” di Jesi e che andrà in scena domani sera, sabato 17 maggio alle ore 21.30, presso il teatro Cocuje a Jesi, in via dell’Esino 13. Lo spettacolo è stato curato dal laboratorio teatrale del liceo, con la regia di Gianfranco Frelli, aiuto registi Emanuela Barigelli, Lucia Piccotti, Carlo Chiatti, Francesco Coltorti, Milena Gregori, con gli studenti dei tre indirizzi come attori: Alice Mugianesi, Jasmine Possanzini, Sofia Agostinelli, Sofia Coppari, Angelica La Porta, Silvia Carletti, Chiara Sassaroli, Tommaso Cartuccia, Chiara Cantarini, Greta Ragni, Maria Stella Ricciardi, Angela Demetra Morici, Giorgia Torcoletti, Sara Bacci, Eleonora Catalani, Lucia Donninelli, Matilde Leti, Mattia Serarcangeli, Crystal Enyinkem.

Lo spettacolo affronta un tema molto attuale ma in realtà prende spunto dalle opere di un famoso drammaturgo irlandese, premio Nobel per la letteratura nel 1969, Samuel Beckett. L’opera principale di Beckett è “Aspettando Godot”, dove l’autore, con una atmosfera di assurda inettitudine e inerzia, mostra due uomini, Vladimiro ed Estragone, in attesa di qualcuno (Dio?) che non si presenterà mai. E qual è quindi il tema? Il non-senso della vita e l’incomunicabilità. Beckett non immaginava certo computer e cellulari ma sentiva dentro di sé la grande solitudine umana. E in realtà quando oggi nelle più disparate situazioni, tra i giovani come tra gli adulti, vediamo gruppi di persone che, anziché comunicare tra loro, digitano su un piccolissimo schermo: qual è l’impressione che abbiamo se non di totale incapacità di parlare, condividere, provare empatia? E anche spesso la visione inquietante di sprecare la vita reale in attesa di qualcosa che non lo è? E quante volte perciò come genitori, insegnanti, formatori, abbiamo detto: spegni il cellulare! Questo spettacolo quindi è una serie di scene adattate dai partecipanti al laboratorio in cui il protagonista non è più l’essere umano con la sua sensibilità, ma il vuoto digitale che minaccia di divorarlo, cioè la modernità con tutte le sue incognite.

Un ringraziamento particolare va a tutti gli studenti e le studentesse del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Jesi che hanno partecipato al laboratorio teatrale, realizzato grazie al PNRR, ai docenti che hanno collaborato e a tutto il pubblico che interverrà.