Jesi-Fabriano

Jesi, raccolti generi alimentari per le famiglie seguite dalla Conferenza di San Vincenzo de Paoli

Assistiti 72 nuclei familiari per un totale di 250 persone, di cui il 40% sono minori di 18 anni. A questi numeri, vanno aggiunti gli utenti occasionali

(Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay)

JESI – Domenica 12 marzo i ragazzi dell’Azione Cattolica della Parrocchia di San Francesco di Paola hanno donato, durante l’offertorio, generi alimentari non deperibili alla Conferenza di San Vincenzo de Paoli presente nella parrocchia, che li distribuirà alle famiglie assistite.

Alla fine della Santa Messa, Gabriele Cinti della San Vincenzo ha ricordato ai numerosi presenti che l’associazione è laica ma di ispirazione cattolica e che opera principalmente nelle parrocchie per aiutare le persone più sfortunate, tra cui i poveri, gli ammalati, gli stranieri, gli ex carcerati e gli anziani soli, sia dal punto di vista materiale-finanziario che morale-culturale. La Conferenza non si limita a pagare le bollette e fornire pacchi alimentari, ma cerca di comprendere le cause della povertà e combatterle.

A Jesi, la San Vincenzo è presente dal 1896 e attualmente è organizzato in tre conferenze che si trovano così distribuite: S. Filippo, S. Maria del Piano e San Francesco di Paola.
Queste assistono 72 nuclei familiari per un totale di 250 persone, di cui il 40% sono minori di 18 anni. A questi numeri, vanno aggiunti gli utenti occasionali che spesso passano in parrocchia per chiedere aiuto, soprattutto la sera. Lo scorso anno la San Vincenzo si è occupata di aiutare quattro nuclei familiari provenienti dall‘Ucraina. A

«Le richieste di aiuto sono molte e la Conferenza non riesce a soddisfarle tutte, per cui si chiede il generoso contributo della comunità, anche lasciando una piccola parte della propria spesa presso i seguenti supermercati: Sì con te di Via Fausto Coppi e di Via Paladini, il Coal di Piazza Vesalio, il Carrefour del Centro Commerciale l’Arcobaleno e il Conad di Via Rettaroli, dove sono presenti dei carrelli solidali. Si può anche aiutare concretamente entrando a far parte delle conferenze chiamando o inviando su WhatsApp il proprio interesse al numero +39 350 176 6581», spiega l’ente.

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