JESI – Progetto Edison, al via da oggi 7 maggio la conferenza dei servizi. Al centro, la richiesta di autorizzazione alla realizzazione alla Zipa della tanto discussa “piattaforma per il recupero e il trattamento di rifiuti pericolosi e non e la produzione di End of Waste”. Ovvero l’impianto che lavorerebbe e bonificherebbe materiali e terreni contaminati da metalli pesanti, idrocarburi, solventi e anche amianto.
Sarà la prima di una serie di sedute che, nel termine perentorio di 90 giorni, dovranno condurre la conferenza a esprimersi in un senso o nell’altro quanto alla autorizzazione, salvo eventuali code di ricorsi. Al centro della conferenza, risposte e integrazioni fornite dall’azienda quanto alle osservazioni al progetto presentate da più parti nei mesi scorsi, con l’eventuale richiesta di ulteriori chiarimenti o approfondimenti. Altre contro osservazioni, dopo le risposte fornite da Edison alla scadenza di inizio aprile, sono state presentate nelle passate settimane. L’appuntamento è nella sede della Provincia a Passo Varano ad Ancona. Prevista la partecipazione, parte in presenza e parte a distanza, dei rappresentanti di Edison Next e dei tecnici degli enti coinvolti a dire la propria nel procedimento, tra Regione, Provincia, Comune di Jesi, Ast, Arpam, vigili del fuoco, Viva Servizi, Riserva di Ripa Bianca.
Ci sarà la presenza in presidio dell’Assemblea permanente “Stop Edison” che si è costituita in questi contro il progetto: «Mercoledì prossimo 7 maggio prenderà il via la conferenza dei servizi che dovrà valutare e decidere se autorizzare il progetto presentato da Edison Next Recology per la realizzazione a Jesi di un impianto di trattamento rifiuti speciali, pericolosi e non (tra cui l’amianto). L’opposizione all’impianto Edison ha visto sin dall’inizio del procedimento il protagonismo sociale della cittadinanza di Jesi che, riunitasi nell’Assemblea permanente “Stop Edison”, ha organizzato continue manifestazioni e iniziative per ribadire il proprio NO al progetto. Anche in quest’occasione l’Assemblea non resterà in silenzio e sarà presente con un presidio davanti al palazzo della Provincia in strada di Passo Varano 19/A per ribadire l’opposizione all’impianto, per ribadire le ragioni del no e chiedere che la volontà della cittadinanza di negare l’autorizzazione all’impianto venga rispettata».