Jesi-Fabriano

Jesi, primavera di nuova luce: 8 mila lampioni da sostituire

Dovrebbero partire fra aprile e maggio i lavori di riqualificazione dell'illuminazione pubblica. Un appalto da quasi 5 milioni di euro che cambierà radicalmente la città

Piazza della Repubblica e Corso Matteotti durante le feste natalizie

JESI – Inizieranno a primavera i lavori di riqualificazione dell’illuminazione pubblica. Quasi 5 mila punti luce da rinnovare, per un investimento di 4,7 milioni di euro. La gara d’appalto per individuare l’azienda, coordinata dalla municipalizzata Jesiservizi, sta per concludersi e, salvo intoppi, entro la metà di marzo dovrebbe essere proclamato il vincitore. Sono una quindicina le imprese in corsa e si temono ovviamente ricorsi, che farebbero slittare tutto. L’obiettivo del Comune è di avviare il restyling luminoso entro il mese di maggio, così da concluderlo per la primavera del 2022.

Si partirà dai primi cinque stralci: quattro relativi ad altrettante aree della città, dal centro alla zona produttiva (per circa 4,5 milioni), e un quinto relativo ad una manutenzione straordinaria, per poco meno di 150mila euro. «Per massimizzare i risparmi – hanno spiegato dalla giunta – sono stati ritenuti prioritari l’implementazione di aggiuntivi interventi di ottimizzazione degli impianti, di riqualificazione energetica, di sicurezza elettrica e di adeguamento normativo e ai Criteri Minimi Ambientali, in luogo della originaria previsione della realizzazione della fibra ottica per 500 mila euro, di cui è stato comunque predisposto il progetto definitivo ed esecutivo». Alla JesiServizi il Comune trasferirà un canone annuo di 854mila euro, corrispondente alla cifra attualmente e abitualmente spesa ogni dodici mesi per i consumi di energia elettrica e gli interventi di manutenzione.

In linea generale, tutti i punti luce dell’intera illuminazione pubblica saranno sostituiti con lampade al led che garantiranno una migliore visibilità assicurando un significativo risparmio energetico e, di conseguenza economico. Questo è uno degli interventi principali del programma di mandato, il più oneroso del 2021 assieme alla demolizione e ricostruzione del ponte San Carlo.

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