Jesi-Fabriano

Ponte San Carlo, Pergolesi (M5S): «Serve un bando straordinario regionale per ricostruirlo»

La consigliera regionale pentastellata presenterà un'istanza al governo Ceriscioli affinché vengano stanziate le risorse necessarie a riqualificare le infrastrutture regionali che necessitano di consolidamento

Ponte San Carlo
Il ponte San Carlo che collega la città al quartiere Minonna

JESI – «Oggi dobbiamo rispettare il dolore dei familiari delle vittime». Nella giornata di lutto nazionale per la tragedia di Genova, Romina Pergolesi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, chiede a tutti di abbassare i toni. E, nel contempo, lancia una proposta: «Presenterò un’istanza in Regione affinché venga predisposto un bando straordinario, con relativi fondi, per la riqualificazione delle infrastrutture più a rischio nelle cinque province». È proprio lei a citare ponte San Carlo, sul quale si è aperto un dibattito in città (leggi tutti gli articoli).

Romina Pergolesi

«Oggi, giornata di lutto nazionale per la tragedia di Genova, siamo tutti chiamati a rispettare il dolore dei familiari delle vittime.- osserva Pergolesi -. La rabbia ed il rancore non riporteranno in vita quelle persone, ma è naturale, come italiana e come portavoce dei cittadini nelle istituzioni, provare una profonda indignazione per una tragedia che si sarebbe potuta evitare. Ora spetta alla giustizia individuare e punire i responsabili del crollo del ponte Morandi. Da domani, tutti insieme, dobbiamo iniziare a “rimettere in piedi” questo nostro Paese. Non abbiamo bisogno di grandi opere, ma di manutenzioni ordinarie e straordinarie, quelle che non portano voti ma donano benessere e serenità ai cittadini. Ci sono diverse situazioni nelle Marche da monitorare, a partire da alcuni ponti che necessitano di importanti lavori di consolidamento. A Genova non vi è stata alcuna fatalità, così come non è stata colpa del destino sull’A14, o sulla Milano-Lecco, tanto per ricordare analoghi casi recenti. È il momento di ricostruire il futuro dell’Italia, ripartendo proprio dallo spirito, dal senso di comunità e dalla forza di quanti, nelle tragedie, continuano a scavare senza sosta fra le macerie».

Claudia Lancioni e Massimo Gianangeli
Claudia Lancioni e Massimo Gianangeli

Sulla vicenda, come ricordato dalla consigliera regionale pentastellata, è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle di Jesi, che ha espresso vicinanza alle famiglie delle vittime e solidarietà ai soccorritori e alle forze dell’ordine. «Al grande dolore – si legge nella nota del M5S – si aggiunge tanta rabbia per una tragedia prevedibile, se non addirittura annunciata, che lo stesso Procuratore Capo di Genova, responsabile delle indagini, ha detto non essere stata una fatalità. In maniera shockante e traumatica questo tragico episodio ci costringe a prendere atto della gravità della situazione generale del nostro Paese, di come in tante, troppe occasioni, non sia stata data la giusta priorità all’interesse generale e persino alla sicurezza dei cittadini,con gravi ed oggettive responsabilità di chi gestisce o amministra la cosa pubblica. Da jesini, il pensiero non può non correre alla situazione molto critica del ponte San Carlo, che attraversa il nostro Fiume Esino unendo il quartiere Minonna alla città. Nei mesi scorsi, abbiamo appreso da fonti stampa che, a seguito di perizia di tecnici incaricati dal Comune, risulterebbe “uno stato di conservazione piuttosto compromesso causato essenzialmente dalla prolungata esposizione agli agenti atmosferici della struttura portante e dalla mancanza di interventi di manutenzione che hanno prodotto il diffondersi di fenomeni di ossidazione nelle armature metalliche che, in alcuni casi, in particolare per quanto riguarda le staffe all’intradosso delle travi, ne hanno portato alla rottura”. A seguito di tale verifiche, è stata posta perciò una limitazione al traffico di mezzi pesanti sul ponte. Ci chiediamo quanto tali limitazioni siano sufficienti a scongiurare qualsiasi rischio, tenuto conto anche della oggettiva difficoltà di effettuare controlli continui e rigorosi sulla piena osservanza del divieto. Riteniamo, in conclusione, che qualsiasi intervento che vada a tutela della sicurezza e della pubblica incolumità debba avere massima priorità per l’amministrazione, proprio per evitare che, mentre si spendono ingenti risorse per inutili quanto discutibili opere pubbliche, restyling di piazze, ci si trovi poi di fronte ad emergenze come quella del Ponte San Carlo a dover opporre la solita non più accettabile risposta “Non ci sono soldi”».

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