Jesi-Fabriano

Jesi, il nuovo ponte San Carlo si farà

La Regione dovrebbe stanziare circa 3,5 milioni. Il resto sarà finanziato attraverso la contrazione di un mutuo. L'investimento complessivo supera i 5 milioni di euro

JESI – Il nuovo ponte San Carlo si farà. La Regione, a quanto pare, stanzierà circa 3,5 milioni, a seguito della sollecitazione arrivata dai consiglieri regionali Enzo Giancarli (Pd) e Romina Pergolesi (M5S). Il resto, fino ad arrivare a 5 milioni di euro necessari per demolizione e ricostruzione del viadotto, verrà finanziato mediante mutuo. Questa sembrerebbe l’intenzione dell’amministrazione, alla luce dell’aumento del contributo (inizialmente era di 2 milioni).

«Purtroppo sappiamo bene che con 2 milioni di euro non si può programmare alcunché, a fronte di un investimento superiore ai 5 milioni – il commento del sindaco Massimo Bacci -. Per cui mi rifaccio all’accordo che abbiamo condiviso con il presidente Ceriscioli che è quello di firmare insieme un protocollo d’intesa attraverso il quale vi è l’impegno ad intercettare le risorse necessarie dai fondi europei su coesione e sviluppo della nuova programmazione comunitaria. Continuiamo infatti ad essere convinti, dati di fatto alla mano, che il ponte San Carlo non può essere considerata un’opera pubblica cittadina, ma una infrastruttura strategica a servizio di due province e di più comunità».

Sulla questione interviene anche Jesi in Comune: «Quanto costa il rifacimento del Ponte San Carlo? – tuonano i consiglieri comunali Samuele Animali, Francesco Coltorti e Agnese Santarelli -. Abbiamo provato a vederci chiaro in commissione, visto che la questione sarà discussa oggi in consiglio, ma non ne è emerso un quadro chiaro. La cifra che il Comune ha sempre detto è di 4 milioni di euro. Il Sindaco in un incontro pubblico ha detto che il Piote costa 6 milioni. Dal progetto esecutivo per la realizzazione dell’opera in sé risultano 3milioni e 800 mila euro. A bilancio ci sono 5 milioni di euro e, comprese anche le opere di Viva Servizi previste per 600mila euro, il Ponte dovrebbe costare 4 milioni e 400 mila. Costi lievitati, non si capisce perché, dopo la disponibilità della Regione che ha messo a bilancio 2 milioni di euro. In commissione l’assessore Renzi e l’architetto del Comune ci hanno detto che occorre prevedere una spesa superiore per “oneri aggiunti imprevedibili” come ad esempio “un ordigno bellico”, eventuali “ritrovamenti archeologici nel corso degli scavi” (scavi per il rifacimento di un ponte??). Insomma, è evidente che qualcosa non quadra. Certo è che se si impegnassero i soldi destinati al rifacimento del Corso l’opera che collega la città a Borgo Minonna sarebbe interamente coperta. Anche perché gli indebitamenti del Comune di Jesi nell’ultimo anno sono considerevoli e ammontano a circa 10milini di euro, ben vengano quindi le opere che il Comune può realizzare senza chiedere prestiti. A sapere quanto costano però».

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