Jesi-Fabriano

Nuovo distributore di carburanti sull’Asse Sud, il sindaco Bacci si scaglia contro la Coop

Il Primo Cittadino di Jesi ha scritto una lettera al presidente di Coop Alleanza 3.0 per contestare la scelta di di ricorrere al Tar in contrasto al diniego del Consiglio Comunale di realizzare un altro impianto nei pressi del centro commerciale Arcobaleno

Il sindaco Massimo Bacci con la fascia tricolore

JESI – Massimo Bacci contro la Coop. La scelta dell’azienda di ricorrere al Tar contro la decisione del Consiglio Comunale, che ha bocciato la realizzazione di un nuovo distributore di carburanti nei pressi del centro commerciale Arcobaleno, lungo l’Asse Sud (leggi l’articolo), ha mandato su tutte le furie il sindaco di Jesi, che ha immediatamente scritto al presidente della Coop Alleanza 3.0, condividendo i contenuti della lettera con i cittadini.

«Signor Presidente – si legge nella missiva firmata da Bacci – come Sindaco della Città di Jesi desidero esprimerLe il profondo rammarico della nostra Comunità per la posizione di Coop Alleanza 3.0 in merito alla realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburante in un’area verde all’ingresso del tessuto urbano. Contro questa realizzazione che cementifica un polmone verde da dove tra l’altro ha inizio la pista ciclabile che attraversa la vallata dell’Esino, si è espresso il Consiglio Comunale, con una larga adesione rappresentativa sia dei gruppi di maggioranza che di minoranza. In tutti i consiglieri vi è la consapevolezza che non è accettabile che dall’alto, in virtù di normative nazionali che non tengono conto dei voleri di una Comunità, si possa decidere il futuro del tessuto urbano cittadino, ampliandone i confini, gettando calce e cemento dove vi è il verde, contribuendo ad intasare ed inquinare una parte della Città che già soffre di altre criticità. Rispetto a questa decisione assunta dal massimo organismo istituzionale cittadino ci saremmo augurati che Coop Alleanza 3.0 rispettasse il volere di chi rappresenta la Comunità, in linea con quei valori che Coop Alleanza 3.0 dichiara di esprimere, legati al rispetto delle persone, dei luoghi, dell’ambiente, della solidarietà, della convivenza civile e democratica. Viceversa, la società che ha avuto da Coop Adriatica (poi confluita in Coop Alleanza 3.0) l’incarico di realizzare l’impattante opera – interessata per altro, in base a notizie apparse sulla stampa, da preoccupanti indagini giudiziarie – si è subito affrettata a presentare ricorso al Tar, facendo prevalere ai valori che voi richiamate i cavilli giudiziari».

Ecco dunque la richiesta del sindaco di Jesi: «Con la presente lettera sono a chiederLe di rivedere autonomamente la posizione di Coop Alleanza 3.0 valutando di soprassedere alla volontà di realizzare un impianto che genera inquinamento, che elimina il verde, che non è voluto dalla Comunità e dai suoi cittadini, tra l’altro collocato in un punto dove vi sono già presenti due diversi impianti di carburante. In tale scenario, con spirito di collaborazione, rinnoviamo l’invito a prendere in considerazione altri siti già a suo tempo proposti dai nostri Uffici, sempre all’interno del perimetro del tessuto urbano. Nell’augurarmi che tenga in debito conto questa mia che Le scrivo anche a nome del Consiglio Comunale di Jesi, Le comunico che una diversa scelta in ordine alla realizzazione di questo impianto non potrà che vedere i rappresentanti della Comunità jesina schierati in maniera assolutamente contraria nei confronti di una realtà certamente importante sotto il profilo della grande distribuzione e delle attività sociali nella Città, ma che, in questa sua intransigenza, tradirebbe clamorosamente i valori in cui si è sempre riconosciuta e di cui si fa legittimamente vanto con le migliaia di clienti di Jesi e della Vallesina che hanno scelto Coop Alleanza 3.0 proprio perché aderiscono a questi stessi valori».

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