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Jesi, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: timori e rebus ciclabile per viale della Vittoria

Nel documento di pianificazione approvato in Consiglio, le previsioni future per l'arteria: nelle osservazioni pervenute, e visioni opposte e in qualche caso i timori di residenti e operatori commerciali da un lato, Legambiente dall’altro

Jesi, viale della Vittoria
Jesi, viale della Vittoria

JESI – Ciclabile sì o ciclabile no in viale della Vittoria? Fra le questioni poste al centro dell’attenzione nell’ambito dell’approvazione, ieri in Consiglio (primo marzo), del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (a favore i voti della maggioranza, astenuti Pd e Jesi in Comune), particolare interesse hanno destato, a giudicare dalle osservazioni presentate in merito, le prospettive per quella che è forse la principale arteria cittadina, oggetto di una recente rivoluzione della sosta.

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è lo strumento di pianificazione strategica che definisce, di qui ai prossimi anni, le linee di sviluppo del traffico e della viabilità in città. Una pianificazione che dà indicazioni di prospettiva ma non necessariamente attuabile a breve. «Si sottolinea – specifica l’amministrazione – che gli interventi previsti saranno da valutare nel dettaglio, sulla base delle scelte in merito a programmazione economica, urbanistica e viabilistica».

Sulle previsioni per viale della Vittoria, le visioni opposte e in qualche caso i timori di residenti e operatori commerciali da un lato, Legambiente dall’altro.

Il viale della Vittoria, secondo il Pums, sconta una «forte limitazione alla capacità di deflusso», a causa di semafori e sosta a bordo strada. Quindi si suggeriscono rotatorie alle intersezioni principali, obbligo di svolta a destra alle secondarie, riduzione a una sola corsia per senso di marcia invece delle attuali due, itinerari ciclabili in entrambe le direzioni. «La capacità complessiva – si stima- passerebbe ad almeno 800- 1.000 veicoli l’ora per senso di marcia, invece degli attuali 500».

Ma secondo l’associazione di commercianti Jesi Centro, che ha presentato in merito le proprie osservazioni, «la realizzazione di piste ciclabili e rotatorie comporterà la perdita di numerosi parcheggi che non potranno essere sopperiti dal Mercantini o dall’area ex ospedale». Analisi condivisa nei loro interventi anche da Confcommercio e dal Comitato di attività presenti e residenti in zona, Jesi Vittoria. È questo a evidenziare: «L’enorme difficoltà e criticità lungo tale Viale, arteria fondamentale per la città, sia per la già diminuzione di circa cento posti auto via per la realizzazione della pista ciclabile come da Pums, con riduzione delle corsie e conseguente intasamento a causa della congestione del traffico, delle soste e per la necessità di superare a zig zag i dehors presenti».

Dagli uffici comunali, le osservazioni sono state ritenute nella versione definitiva del Piano “non accoglibili”. Spiegano: «Il Viale della Vittoria rappresenta il luogo dove sono state rilevate le maggiori criticità ma allo stesso tempo riveste un ruolo fondamentale per lo sviluppo sostenibile della città. E per raggiungere un livello adeguato di benessere in tema di mobilità sostenibile occorre dar avvio ad importanti interventi che modifichino in tutto o in parte l’attuale conformazione della via». Si «terrà conto, nelle fasi successive, di quanto osservato, ribadendo che l’avvio della progettazione di rotatorie, piste ciclabili così come i percorsi pedonali fa parte di una programmazione amministrativa che segue determinate regole di partecipazione e condivisione».

A presentare il suo punto di vista anche Legambiente che, al contrario, chiede invece di dotare Viale della Vittoria di pista ciclabile su entrambi i lati e anche che l’area dell’ex ospedale demolito non venga destinata a parcheggio ma interconnessa con la stessa viabilità ciclabile. Anche in questo caso però osservazioni non accolte nella versione definitiva del Pums perché valutate «non pertinenti» con i contenuti dello stesso.

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