Jesi-Fabriano

Jesi, Il Pd: «Ogni cittadino ha 500 euro a testa di debito»

Il consigliere comunale democrat Andrea Binci va all'attacco dell'amministrazione Bacci. La replica della maggioranza: «Con voi era a 800 euro»

Il consiglio comunale di Jesi nella passata consiliatura

JESI – «500 euro a testa di debito per cittadino. È questa la fotografia del rendiconto di gestione 2019 e non dipende certo dal calo demografico». Andrea Binci, consigliere comunale del Pd, va all’attacco dell’amministrazione Bacci. «Da quando il patto di stabilità per i Comuni è stato abolito, il Comune di Jesi ha aumentato il debito per 7 mln nel 2019 arrivando alla cifra di 20 mln ed il trend sta continuando nel 2020». Immediata la replica della maggioranza: «Fa bene il consigliere Binci a ricordare come il debito per ogni cittadino di Jesi sia sceso a 500 euro a testa quando, usando lo stesso calcolo, ammontava a 800 euro pro capite nel 2012, a conclusione di una lunga amministrazione a guida Pd. Erano infatti 32 i milioni di debito accumulati dall’ultima Amministrazione di sinistra, di cui lo stesso Binci faceva parte, costretta ad utilizzare gli oneri di urbanizzazione per coprire le perdite anziché destinarli ad investimenti come previsto dalla legge e dal buon senso».

Lo scontro politico si infiamma. «Ci si dice che questo debito servirà per gli investimenti, ma questi dovrebbero essere programmati tenendo conto del contesto – tuona Binci -. Non è il caso di Jesi, dove alcune spese, come il rifacimento di Corso Matteotti, pare siano andati spediti nell’ultimo periodo, nonostante le  preoccupazioni sostenute da oggettive ragioni dei commercianti. Ritornando all’indebitamento dobbiamo notare che questo non tiene conto di quello delle società consociate del Comune come Jesiservizi, a cui l’Amministrazione Comunale continua a passare servizi comunali, determinando uno svuotamento progressivo delle funzioni del Comune. Speriamo in una inversione di tendenza di questa Amministrazione Comunale, che sta ingessando il bilancio e la capacità di spesa dell’Ente per i decenni a venire, come il ripiano pluriennale del disavanzo straordinario 2019 per 1 mln sta a testimoniare».

«L’attuale debito – è la risposta di Jesiamo, Jesinsieme e Patto x Jesi – è composto da oltre 20 milioni di investimenti in opere pubbliche, tra massicce asfaltature e rifacimenti di marciapiedi, realizzazione di nuove scuole e strutture protette per i più fragili, il rifacimento dell’intera pubblica illuminazione, senza dimenticare la quota parte per il rifacimento del Ponte San Carlo e la riqualificazione di Piazze e Corso Matteotti. Tutto questo al netto del risanamento del bilancio che oggi permette alla nostra città non solo di programmare, ma anche di realizzare le opere, innescando un meccanismo economico fondamentale. Ringraziamo dunque il consigliere Binci di fare memoria a se stesso e a tutti noi della situazione disastrosa di allora. Sia da monito per non fare gli stessi errori commessi da chi guidava la città a quel tempo».

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