Jesi-Fabriano

Jesi: la parte storica del vecchio ospedale nuova sede del Liceo Artistico “Mannucci”

Il "Fatebenefratelli", inaugurato nel 1757, si affaccia su Corso Matteotti. L'auspicio è quello di un intervento di recupero conservativo. La demolizione della vecchia struttura di Viale della Vittoria parte a settembre. Se n'è parlato in un incontro organizzato dalla Fondazione Carisj

L'antico "Fatebenefratelli" che si affaccia su Corso Matteotti
L'antico "Fatebenefratelli" che si affaccia su Corso Matteotti

JESI – Cosa farne di tutto il complesso del vecchio ospedale? Da abbattere, ma non tutto, salvaguardando la parte storica, quella dell’accorpato “Fatebenefratelli” che risale al 1757 e che si affaccia su Corso Matteotti.

Tre piani, ognuno di 1.200 mq per i quali – come ha ribadito l’ing. Clito Bartolini, progettista della demolizione – «sarebbe auspicabile un intervento di recupero conservativo con inserimento di funzioni pubbliche innovative». Che, come poi spiegato, trovando anche l’adesione del Sindaco, significherebbe trasferirvi da via Gallodoro la sede del liceo artistico “Mannucci”. Si risparmierebbero costi – circa 160 mila euro all’anno di affitto sborsati dalla Provincia – e si sfrutterebbe una location prestigiosa, liberata anche da tutti gli orpelli che nel corso degli anni l’hanno invasa.

Se n’è parlato ieri, 12 aprile, durante il partecipato incontro, organizzato dalla Fondazione Carisj, alla Sala Convegni di Palazzo Bisaccioni. Presenti anche il sindaco Massimo Bacci e Maurizio Bevilacqua, direttore dell’Area Vasta2. A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione, Alfio Bassotti, e il segretario generale, che ha moderato gli interventi, Mauro Tarantino.

Dibattito su demolizione ospedale Jesi
Clito Bartolini, Massimo Bacci, Alfio Bassotti, Maurizio Bevilacqua, Mauro Tarantino

Punto fermo, al centro del confronto, la demolizione, che inizierà – ha assicurato Bevilacqua – entro settembre prossimo, per la quale lo stanziamento previsto è di 800 mila euro. Intanto, a breve, si comincerà con la rimozione e lo smaltimento delle parti di amianto presenti nella pavimentazione interna. Costo, meno di 80 mila euro.

L’area, collegamento tra Corso Matteotti e Viale della Vittoria, sarà quindi suddivisa tra residenzialità, parcheggi, direzionale, servizi pubblici, connessione. “Rivedendo” il vecchio piano di recupero, ormai superato e non più attuabile dal punto di vista economico e immobiliare. In sostanza con un intervento meno invasivo in fatto di cubatura, già ridotta da 58 mila metri cubi a 48, spostandola in altre parti della città.

Il vecchio ospedale di Viale della Vittoria attende la demolizione
Il vecchio ospedale di Viale della Vittoria attende la demolizione

Il “nodo” ex laboratorio analisi è stato affrontato con decisione sia dal Sindaco che dall’ing. Bartolini, favorevoli a includerlo nella demolizione complessiva «non essendo di pregio – ha spiegato il primo cittadino – e avendo carenze strutturali importanti che richiederebbero un esborso economico quantificabile in alcuni milioni».

La zona dell'ex laboratorio analisi
La zona dell’ex laboratorio analisi

«Se poi alle idee – quella, ad esempio, di essere struttura che possa ospitare le associazioni cittadine – non seguissero i fatti, ci ritroveremmo a rivivere un’altra situazione come quella della ex filanda Girolimini di via Roma, rimasta in degrado per anni con tutte le conseguenze che abbiamo visto, come l’utilizzazione abusiva. E qui siamo in pieno centro città. E comunque, eventualmente, quei fondi, li destinerei più per il progetto “Cittadella della sanità” al Murri».

L’ing. Bartolini ha parlato, al riguardo, di «anti economicità, va demolito» rilevando di «essere in attesa che l’Asur ci chieda il progetto esecutivo riguardante la demolizione». La quale, ha spiegato, sarà fatta per frantumazione per mezzo di escavatori forniti di braccio.

L'incontro si è svolto a Palazzo Bisaccioni sede della Fondazione Carisj
L’incontro si è svolto a Palazzo Bisaccioni sede della Fondazione Carisj

Le problematiche sono legate soprattutto alla produzione di polveri che saranno contenute attraverso getti d’acqua. Come è avvenuto per la demolizione della scuola “Lorenzini”. Inoltre, non si prevedono disagi particolari per i cittadini in quanto non ci sono abitazioni vicine.

Una zona importante, per la collettività, quella del vecchio ospedale. Per questo, ha affermato Bacci, «il recupero di quell’area dovrà essere anche un percorso da condividere con i cittadini».

 

 

 

 

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