Jesi-Fabriano

Jesi, al parco del Vallato con una lama di coltello: denunciato 16enne nigeriano

Il giovane, individuato insieme ad un altro mentre stava sul muretto della cosiddetta "casa dei camperisti", è già noto alle forze dell'ordine. Per lui denuncia per il reato di porto di oggetti atti a offendere

JESI – Nella giornata di ieri 8 ottobre, a seguito di celere attività investigativa, personale Volanti del Commissariato di Jesi ha deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria competente un minore nigeriano di 16 anni per il reato di porto di oggetti atti a offendere.

Nella giornata di ieri, intorno alle ore 17, nel corso di un servizio di prevenzione generale, intensificato nelle aree più sensibili del territorio jesino oggetto di esposti da parte dei cittadini, personale volanti del Commissariato si recava nel Parco del Vallato, sito in Via delle Setaiole. Ivi giunti, gli agenti notavano subito dei ragazzi appartati, seduti su di un muretto nei pressi dell’edificio del “camper club”, luogo frequentato solitamente da pregiudicati. Gli operatori di Polizia, accortisi che uno dei due era conosciuto negli ambienti di Polizia per aver commesso, tra gli anni 2022 e 2023, una serie di gravi reati, quali rapina, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furto con strappo, lesioni personali, ricettazione e minaccia, una volta qualificatisi, lo sottoponevano a perquisizione personale . Al momento del controllo, il giovane era privo di documenti d’identità e mostrava insofferenza ed agitazione. L’atto di perquisizione si rivelava fruttuoso in quanto, custodito nella tasca sinistra del giubbotto smanicato indossato dal giovane, veniva rinvenuta e posta in sequestro probatorio una lama di coltello, di colore nero, dalla lunghezza di circa 8 centimetri di cui non riusciva a dare contezza, sminuendo la gravità della condotta. Per la trattazione degli atti, veniva accompagnato in Ufficio ed ivi compiutamente identificato. Lo stesso, veniva deferito in stato di libertà per il reato di porto di oggetti atti ad offendere. Dei fatti veniva informata la Procura presso il Tribunale dei Minorenni di Ancona. L’episodio, verificatosi, riscontra la veridicità delle segnalazioni pervenute da parte dei residenti, che desiderano che i parchi non diventino zone franche abbandonate al degrado ed alla commissione di delitti, e costituisce una chiara risposta delle forze di Polizia presenti nelle aree più sensibili del territorio sia con servizi di prevenzione generale che investigativi.

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