Jesi-Fabriano

Jesi, ospedale Carlo Urbani: «Mancano il cardiologo di notte e infermieri fra chirurgia e pediatria»

A tornare a denunciare la situazione, è il responsabile del Tribunale del Malato, Pasquale Liguori.

L'ospedale Carlo Urbani di Jesi

JESI – Ancora carenze di organico all’ospedale Carlo Urbani di Jesi. In particolare in cardiologia, chirurgia e in pediatria ma non solo. A tornare a denunciare la situazione, è il responsabile del Tribunale del Malato, Pasquale Liguori.

Spiega Liguori: «La carenza di organico continua ad affliggere in maniera pesante il Carlo Urbani che da qualche giorno non ha più il cardiologo durante le ore notturne con tutte le conseguenze immaginabili per l’assistenza al paziente. La Direzione dell’Area Vasta in merito ci ha assicurati che entro breve tempo si assumeranno i cardiologi che mancano. Ma la stessa Direzione, nel frattempo, continua ad “infierire” sulle Chirurgie di Jesi. Dopo la chiusura del Day Surgery, mascherata con il suo accorpamento nel reparto chirurgico, ora arriva un’altra disposizione con la quale il personale infermieristico della Chirurgia deve sopperire alla carenza, peraltro momentanea, della Pediatria in quanto alcuni operatori di tale reparto sembra siano positivi al Covid».

Dice Liguori: «Questo atto non ci trova assolutamente d’accordo per varie ragioni, la prima delle quali è riferita al perché tocca sempre alla Chirurgia, già martoriata da riduzione di posti letto, oltre che di organico, con liste di attesa per interventi sempre più lunghe. Ricordiamo la situazione di Urologia che sta lavorando con solo tre medici, con liste per interventi che si avvicinano anche ai due anni. La seconda motivazione è che, senza nulla togliere alla Pediatria, questa ha un numero molto ridotto di ricoverati rispetto ad altri reparti, oltre che ad avere la possibilità di ricoverare i suoi pazienti al Salesi, per cui una momentanea carenza di personale non fa “danni” come invece fa una riduzione di infermieri per la Chirurgia. Ultimo aspetto, non meno trascurabile, ci chiediamo se è professionalmente corretto e sicuro per i piccoli pazienti essere assistiti da personale infermieristico non formato per la Pediatria? Alla Direzione abbiamo chiesto di revocare il provvedimento».

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