Jesi-Fabriano

Jesi, nuovo polo per l’infanzia al Verziere: progettisti chiamati a raccolta

Finanziato con 2,6 milioni dal Pnrr, ospiterà 4 sezioni di scuola dell’infanzia e un nido di 30 bambini

Il parco al Verziere e l'ex Crt

JESI – Tempi rapidi per la progettazione del nuovo Polo per l’infanzia 0-6 anni al parco ex Crt di Via del Verziere. Su avviso del Comune di Jesi, infatti, ogni professionista interessato ha la possibilità di presentare la propria manifestazione di interesse alla progettazione di fattibilità tecnica ed economica, con i relativi servizi tecnici di ingegneria ed architettura, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, nonché direzione lavori della struttura.

La richiesta di invito alla gara vera e propria, che sarà poi effettuata ovviamente mediante Mepa (mercato elettronico della pubblica amministrazione), dovrà essere formalizzata da ciascun progettista entro il prossimo 3 gennaio, nelle modalità previste dall’avviso pubblico, disponibile sul sito internet comunale. L’assegnazione – è già previsto dall’avviso – verrà attribuita all’offerta economicamente più vantaggiosa, vale a dire quella che avrà acquisito un maggior punteggio tra le due componenti rappresentate dalle qualità progettuali e dal ribasso d’asta.

Il Polo 0/6 anni, come noto, è finanziato con 2,6 milioni dal Pnrr, per ospitare 4 sezioni di scuola dell’infanzia e un nido di 30 bambini. Lo sviluppo progettuale, così è indicato nell’avviso, si dovrà caratterizzare come uno spazio polivalente da utilizzare per servizi aperti al territorio durante tutto l’anno, e l’area verde attorno al Polo sarà utilizzata e messa a disposizione del quartiere, come spazio dedicato allo sviluppo dell’educazione senso-motoria ed esplorativa dei bambini, attraverso la realizzazione di elementi come giardini didattici ed orti. L’edificio è stato concepito come un organismo architettonico omogeneo dove coesistono, se pur separati, l’asilo nido e la scuola dell’infanzia: entrambi gli ambienti avranno in comune lo spazio della cucina, mentre i refettori saranno separati. L’edificio è stato pensato su un unico livello con struttura in legno, con involucro che presenta bassi valori di trasmittanza, con una forma compatta, con impianti che utilizzano fonti energetiche rinnovabili e che producono energia nello stesso sito dove è ubicato l’edificio, dotato di un impianto fotovoltaico opportunamente dimensionato nel rispetto degli obblighi di integrazione delle fonti rinnovabili.  L’attenta progettazione di tutte queste caratteristiche permetterà di ottenere un edificio il 20% più performante rispetto ad un edificio classificato come nZEB (Nearly Zero Energy Building). 

© riproduzione riservata