Jesi-Fabriano

Jesi, nuova vita per il chiosco dei giardini pubblici

Il Comune ha acquistato il bar dell'area verde di viale Cavallotti ed è pronto a cederlo in gestione così da riaprirlo a primavera

Chalet lo Sbarello, Jesi
Il chiosco dei giardini pubblici

JESI – Riprende l’attività lo storico chiosco dei giardini pubblici. Il Comune ha perfezionato l’acquisto del manufatto al centro della frequentata area verde di viale Cavallotti con l’obiettivo di riaprirlo in primavera. L’attività sarà ovviamente data in gestione, non essendo fra le prerogative di un Municipio la conduzione di un bar. Per acquisirne la proprietà, l’amministrazione ha sborsato circa 30 mila euro, di cui 24 mila per la struttura e il resto per gli arredi.

La vicenda è nota. Il titolare della concessione del suolo pubblico, una famiglia del senigalliese, spiega proprio il Comune, «non ha effettuato i pagamenti dei canoni annuali». Non solo. Il chiosco è stato sub-concesso allo jesino Matteo Montesi, che invece ha pagato regolarmente tutto oltre a renderlo ancora più funzionale effettuando investimenti, nonostante vi fosse il divieto di cessione della concessione, clausola che il gestore non poteva certo conoscere. Così l’amministrazione, appurate le irregolarità, ha intimato la demolizione, avviando nel contempo un confronto con i proprietari per valutare strade alternative.

Da quindici anni, hanno evidenziato da piazza Indipendenza, il relativo canone di concessione non è mai stato versato. Il debito complessivamente accumulato dai titolari del contratto ammontava a circa 32 mila euro, che in parte è stato saldato.

Un imprevisto di inizio estate 2019 che, oltre a privare gli jesini di un apprezzato servizio estivo, creò non pochi problemi all’ultimo gestore, ignaro dei debiti accumulati dai titolari ma obbligato ad avviare un’analoga attività per cercare di onorare gli impegni presi con i dipendenti.

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