Jesi-Fabriano

Nuova segnaletica per i contenitori culturali, già visibile a Palazzo Pianetti e Palazzo Balleani

Il primo sede dei musei civici, il secondo ospiterà da sabato prossimo, 5 maggio, l'Istituto marchigiano di enogastronomia. Progetto per un'immagine grafica coordinata che serva da orientamento ai turisti nell'ottica del polo museale della città di Jesi

Segnaletica turistica
L'ingresso di Palazzo Pianetti

JESI – Sono stati apposti proprio in queste ore i primi due cartelli segnaletici dei contenitori culturali del centro storico: e si è cominciato con Palazzo Panetti e Palazzo Balleani nel quale sarà inaugurato sabato 5 maggio il Polo Enogatronomico Regionale.

Segnaletica turistica
Palazzo Pianetti, dall’altra parte del prisma, la versione in italiano

Seguiranno il Teatro Pergolesi, i Musei “Stupor Mundi”, Diocesano, Colocci e della Stampa, Palazzo Bisaccioni. Ma l’elenco è destinato ad aumentare.

Fanno parte del progetto, elaborato dal comune di Jesi, relativo alla segnaletica urbana che interesserà sia i contenitori culturali di proprietà e gestione pubblica che quelli di proprietà o gestione privata.

Questo per fare in modo che ci sia un’immagine grafica coordinata che serva di orientamento ai turisti, nell’ottica di un polo museale urbano diffuso ma riunito.

«Chi vede questo tipo di segnaletica capisce subito che si trova davanti a un contenitore culturale: museo, bibioteca, teatro, oppure l’Ime – il Polo enogastronomico – che è assimilabile ai primi per caratteristiche, in quanto luogo di scoperta delle eccellenze regionali», spiega Romina Quarchioni, responsabile dell’Ufficio Musei, Cultura e Turismo che insieme a quello delle Relazioni Esterne e ai Servizi Tecnici, hanno collaborato al progetto.

Segnaletica turistica
Palazzo Balleani che sarà sede del Polo Enogastronomico Regionale

La segnaletica prevede tre tipologie: la identificativa esterna ai contenitori culturali, come quella che si vede già apposta, in doppia lingua italiano – inglese, con una parte sottostante in cui è contenuta la spiegazione in breve del contenitore nel quale ci si appresta a entrare, gli orari, i siti, gli elementi fondamentali. Flessibile perchè possa permettere continui aggiornamenti, illuminata a led, quindi visibile di notte. Inoltre, la forma a prisma per l’immediata visibilità da più punti di vista anche per chi passa con l’auto lungo la via.

Romina Quarchioni
Romina Quarchioni

Per la seconda si tratta di una ventina di leggii flessibili da realizzare e che saranno posizionati in alcuni “punti di interesse“, come palazzi o chiese che non hanno orari di apertura al pubblico pur avendo un valore storico – artistico che può essere fruito, ad esempio, dall’esterno, e quindi questi leggii conterranno tutte le informazioni necessarie.

Poi, totem da terra, anche questi a prisma, a tre facce, illuminati, posizionati nelle quattro piazze principali: Federico II, Repubblica, Colocci, Pergolesi. E che serviranno per direzionare, con la planimetria di Jesi nella quale saranno segnalati i vari contenitori culturali, i “punti di interesse”, e tutte le indicazioni relativamente alla piazza stessa e al centro storico.

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