Jesi-Fabriano

Jesi, nuova perizia per i tigli di viale Trieste: le perplessità dell’opposizione

La minoranza presenta una domanda di attualità da discutere in consiglio comunale. Duro il movimento Jesiamo sulla vicenda

Il nuovo consiglio comunale di Jesi

JESI – Una domanda di attualità, da discutere in consiglio comunale, sui tigli di viale Trieste. A presentarla è la minoranza, che chiede chiarimenti in merito alla decisione dell’amministrazione di sospendere temporaneamente l’abbattimento di quattro alberi in attesa di una nuova perizia dell’esperto indicato dal comitato Garanti del Verde.

«Considerato che due perizie in mano all’amministrazione comunale hanno già rilevato la pericolosità dei suddetti alberi, il cui stato di salute risulterebbe compromesso, come confermato anche dall’assessore all’ambiente, Alessandro Tesei – scrivono i consiglieri Matteo Marasca, Francesco Rossetti (Riformisti), Tommaso Cioncolini (Jesiamo), Giancarlo Catani (Patto x Jesi), Matteo Sorana (Orizzonte Jesi) -, chiediamo quali motivi e quali ragioni di interesse pubblico avrebbero giustificato l’improvvisa sospensione dell’abbattimento dei quattro tigli situati in Viale Trieste, già deciso per ragioni di sicurezza e di incolumità pubblica sulla base di due perizie tecniche già commissionate dall’amministrazione comunale».

Non solo. Gli esponenti di minoranza vogliono poi sapere «quali fondati e ragionevoli motivi avrebbero giustificato la richiesta di una terza perizia e il rinvio dell’abbattimento, quali valutazioni sui rischi per la sicurezza e per l’incolumità pubblica, ricollegati alla sospensione dell’abbattimento, anche alla luce della recentissima tromba d’aria che ha colpito la nostra città (provocando la caduta di numerose piantumazioni), sono state effettuate dall’amministrazione comunale, quale procedura è stata seguita per il conferimento dell’incarico al tecnico e quali costi, nel caso, saranno posti a carico dell’ente comunale, quali qualifiche e competenze sono state rilevate in capo al nuovo tecnico e quali esami saranno eseguiti, quale impatto potrà avere per l’amministrazione comunale un’ulteriore perizia rispetto alle due precedenti (tra cui la tomografia), che hanno rilevato la necessità abbattere i quattro tigli di Viale Trieste».

«Sarà questo il metodo che l’Amministrazione Comunale intenderà adottare per tutte le vicende simili a questa dei tigli? – incalza il movimento Jesiamo -. Vale a dire una serie di perizie e pareri ad oltranza senza capirne il fine, finché qualcuno non scriverà ciò che il Comitato di turno vorrà sentirsi dire. Pratica che oltre a dissalare le casse comunali mal si concilia con una rotta, una visione politica. La dimostrazione di una mancata autorevolezza nei confronti anche degli uffici comunali, messi alla berlina dell’opinione pubblica da parte di chi questa città invece dovrebbe condurla senza esitazioni, e non adagiarsi su inutili parole senza senso aventi come meta un tragico “e adesso che cosa facciamo?” Se il decidere era visto come una grave colpa della precedente amministrazione, il non decidere, il non prendere posizione e non assumersi le proprie responsabilità lo è ancora di più. Per i prossimi anni s’intravede una navigazione a vista, un barcamenarsi, una lenta agonia amministrativa per la città, già iniziata a non più di un mese dall’insediamento. E se chi fosse convinto dell’abbattimento dei tigli chiedesse poi un ulteriore parere?».

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