Jesi-Fabriano

Jesi “non è un paese per”… biciclette elettriche in condivisione

Il servizio di bike sharing, nonostante i tentativi ripetuti nel tempo, non verrà più avviato a causa di costi elevati e di un numero di utenti non adeguato

Il bike sharing a Jesi (foto presa dal sito del comune di Jesi)

JESI – Niente più bike sharing in città. Almeno per questo mandato amministrativo. Nonostante i tentativi e gli auspici, riattivare le biciclette elettriche e le postazioni di ricarica risulta molto oneroso e non vi sono numeri tali di utenza affinché il servizio si sostenga da solo. Questa è la conclusione a cui è arrivata la giunta Bacci, a seguito appunto di approfondimenti con la ditta fornitrice e malgrado diverse offerte pervenute da vari attori del settore.

Le biciclette elettriche, installate nel 2010, erano state rimosse da tempo e mai hanno funzionato per lunghi periodi, a causa di guasti e necessari aggiornamenti ai software. Se ne è convinta anche l’assessore all’ambiente, Cinzia Napolitano, grande amante della bici, che dopo averle provate tutte ha gettato la spugna. Delle ventuno bici originarie finanziate dal Ministero dell’Ambiente, tanto per dire, tre sono scomparse dopo essere stare rubate, mentre le restanti erano già finite a tempo indefinito in magazzino.

Persino gli aggiornamenti, qualora si valutasse il ripristino del servizio, sarebbero complessi. Non è possibile infatti gestire i mezzi da smartphone, ma bisognerebbe comunque recarsi in Comune per la registrazione e il relativo utilizzo. Un servizio anacronistico, insomma, che comunque non aveva mai incontrato il favore dei cittadini, molti dei quali abituati a usare l’auto anche per coprire brevi distanze.

Discorso diverso per le biciclette elettriche a disposizione del Comune, alcune delle quali in fase di revisione per metterle di nuovo a disposizione dei dipendenti. Proseguono intanto i cantieri per la realizzazione delle piste ciclabili, nella speranza che sempre più persone scelgano la mobilità sostenibile per muoversi in città.

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