Jesi-Fabriano

Jesi, lirica e musei per la Fondazione Pergolesi Spontini

Siglato un protocollo d'intesa fra il Comune e l'ente teatrale per la promozione delle attività musicali attraverso la Pinacoteca e il nuovo museo archeologico. Jesi in Comune, intanto, pretende chiarezza sui bilanci

Gli affreschi della Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti
La Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti

JESI – La Fondazione Pergolesi Spontini si occuperà anche di valorizzare i musei civici di palazzo Pianetti. Siglato il protocollo d’intesa con il Comune per promuovere la Pinacoteca e il nuovo museo archeologico. Alla luce delle recenti linee guida del D.M. Musica 27/07/2017, la Fondazione Pergolesi Spontini può «stipulare accordi di partenariato con operatori pubblici e privati finalizzati allo sviluppo e alla diffusione delle proprie attività musicali e teatrali nonché alla promozione turistica del territorio, quale fattore di crescita culturale, civile, sociale ed economica della collettività».

«Vogliamo restituire il teatro alla città». Questo è l’intento di Lucia Chiatti, la responsabile amministrativa della Fondazione Pergolesi Spontini che il cda dell’ente teatrale, presieduto dal sindaco Massimo Bacci, ha scelto per risanare i bilanci e rilanciare le attività culturali. Firmato, dunque, un protocollo d’intesa con validità triennale per integrare maggiormente la stessa Fondazione al territorio di riferimento. Il Comune «consapevole che il patrimonio culturale (artistico e storico) non è solo un bene da tutelare, ma anche una risorsa del territorio sulla quale investire per offrire prodotti turistici adeguati e rispondenti alla nuova domanda di consumo, considera la Città di Jesi, il territorio circostante e le sue attività culturali, economiche e sociali come un corpo unico e articolato, che deve costruire e comunicare organicamente la propria offerta di spettacolo, arte, gusto, memoria, tradizione e ambiente».

Jesi in Comune, intanto, continua a pretendere chiarezza sui numeri di bilancio. «Il 30 gennaio l’assessore Butini ci rassicura e dopo 8 giorni i dipendenti della Fondazione annunciano il taglio volontario del proprio stipendio? (leggi l’articolo) – è il quesito che pone il movimento d’opposizione -. Un atto nobile quanto allarmante. Un gesto limite fatto, in questi ultimi anni, dai tanti lavoratori che hanno attraversato crisi e ristrutturazioni aziendali. Viste le continue sorprese e la grande confusione, ci sembra necessario porre alcune domande a questa amministrazione: perché i dipendenti si sono sentiti in dovere di arrivare a tanto? Quali sono le reali condizioni economiche della Fondazione?
Perché non possiamo leggere i bilanci completi? Perché si cerca di glissare sulle scelte sbagliate della passata gestione? Perché negare che l’assenza di politiche culturali veramente pubbliche hanno svilito un patrimonio, senza peraltro nemmeno garantire la sostenibilità economica? Questa vicenda è piena di continue rassicurazioni e di immediate ricadute in baratri sempre più oscuri. Abbiamo interrogato sindaco e assessori in 3 consigli comunali differenti, espresso le nostre preoccupazioni a mezzo stampa e fatto volantinaggio per informare i cittadini sulla situazione precaria della Fondazione. Questo ci porta a dire che non è mancato il nostro impegno, ma chiarezza e trasparenza da parte dell’amministrazione comunale. Siamo pronti a lavorare insieme per non perdere questa eccellenza, ma dobbiamo conoscere la situazione reale dei bilanci della Fondazione Pergolesi Spontini».

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