Jesi-Fabriano

Movida rumorosa, Butini: «Chi viola le regole rischia sanzioni»

Il vice sindaco interviene sulla questione dopo le lamentele dei residenti del centro storico di Jesi. In vigore l'accordo di autoregolamentazione dei locali: «Patto condiviso con i proprietari, ci si appella al loro buon senso»

Piazza della Repubblica e la sede del Comune di Jesi
Piazza della Repubblica e la sede del Comune di Jesi

JESI – «Il codice di autoregolamentazione è un accordo condiviso con i locali, chi sgarra rischia sanzioni». Così il vice sindaco Luca Butini dopo le lamentele dei residenti del centro storico.

Il vicesindaco di Jesi, assessore alla cultura, Luca Butini

Gli abitanti di una parte del centro, in particolare il Chiostro di Sant’Agostino, avevano lamentato musica a tutto volume fino a tarda notte, rifiuti di ogni genere a terra e schiamazzi: «Il patto con i locali è un accordo ma la legge deve essere rispettata e prevede la musica fino alle 22.30 – aggiunge Butini – Per andare oltre deve essere chiesta una deroga che viene concessa caso per caso e vale fino all’orario concordato. Ci deve essere quindi un preavviso, chi viola il regolamento rischia di incappare in sanzioni: dopo quell’orario la musica si può fare all’interno del locale, al chiuso. Riguardo gli schiamazzi in questa parte del centro va detto che in parte è dovuta all’alta presenza di locali ma sta al buon senso delle persone regolarsi. È vero che i gestori sono responsabili di quel che avviene dentro il locale ma calmare gli animi di chi fa troppo chiasso rientra nella filosofia dell’accordo».

jesi Chiostro Sant'Agostino
Il Chiostro Sant’Agostino

Residenti del centro preoccupati anche per la durata del Palio di San Floriano: «Non durerà dieci giorni – tranquillizza Butini – Il Palio non inizierà il week end del 4 maggio, come di consueto, ma il week end successivo. Probabilmente il 5 e 6 maggio ci saranno delle iniziative per collegare San Floriano al fine settimana dopo, ma non saranno aperte le taverne quindi la durata del Palio è invariata». Le critiche mosse dai residenti, però, riguardano anche i controlli: «Non c’è nessuno che verifica il rispetto delle norme, e soprattutto non c’è nessun controllo da parte delle forze dell’ordine, dalle 20 in poi tutto è permesso».

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