Jesi-Fabriano

Jesi, Matteo Marasca è il candidato sindaco post Bacci delle civiche: «Dal cambiamento non si torna»

«Niente simboli di partito, non ci saranno un assessore ai lavori pubblici, delega che terrò per me, né l'attuale primo cittadino nella eventuale prossima giunta, che in parte anticiperemo prima del voto»

Matteo Marasca, candidato sindaco delle liste civiche della maggioranza uscente

JESI – Matteo Marasca, avvocato, 37 anni, è il candidato sindaco delle liste civiche della maggioranza uscente alle elezioni amministrative della prossima primavera. L’ufficializzazione oggi, 16 marzo, in una conferenza stampa ospitata dall’Hostaria Dietro le Quinte di piazza della Repubblica. Presente fra il pubblico, fra gli altri, il sindaco Massimo Bacci, di cui Marasca si candida a raccogliere il testimone politico e amministrativo. «La città – dice il fresco ex presidente dell’Asp (dimissioni formalizzate ieri, 15 marzo, come chiarisce in apertura) – ha affrontato in questi anni un cambiamento che deve andare avanti e dal quale non si può tornare indietro».

La presentazione della candidatura a sindaco di Matteo Marasca

Solo liste civiche e niente simboli di partito nello schieramento che lo sosterranno, dice Marasca, che anticipa anche alcuni aspetti dell’eventuale giunta che verrà. «Non ci sarà un assessore ai lavori pubblici, delega che terrò per me – dice il candidato – sarà il sindaco a seguire l’avanzare di progetti e cantieri, andando nei quartieri a confrontarsi coi cittadini e ascoltarne richieste e indicazioni. Dopo due anni difficili, in cui la pandemia ci ha tenuti tutti distanti l’uno dall’altro, torneremo sin dalla campagna elettorale in città e fra i cittadini. Metà della giunta la presenteremo già prima del voto: persone competenti, con esperienza amministrativa ma anche giovani. Non ne farà parte l’attuale sindaco Bacci. Le liste con noi saranno sicuramente le tre attuali (Jesiamo, Jesinsieme, Patto per Jesi), più almeno un’altra: coi Riformisti per Jesi abbiamo avviato il confronto, siamo fiduciosi possa trovarsi l’accordo. Siamo aperti a tutti coloro pronti a sostenere il nostro progetto civico, non a partiti e a chi ne segue le logiche. La campagna elettorale? La finanzierò interamente da me, nel massimo della trasparenza e della garanzia di indipendenza per le scelte che verranno».

E a chi ne ricorda il passato da oppositore delle civiche e della prima amministrazione Bacci, fra il 2012 e il 2017, dai banchi del Partito Democratico (poi lasciato cinque anni fa, dopo aver ritirato la propria candidatura a sindaco e in contrasto con la scelta del partito, che puntò su Osvaldo Pirani, di non fare ricorso alle primarie per scegliere il nome in corsa), Marasca dice: «Sono una persona pratica e concreta. E in questi anni, questa amministrazione di cose ne ha fatte: l’ho potuto constatare, dall’opposizione, più di quanto mi sia capitato da oppositore, nella mia prima esperienza in consiglio comunale, del centrosinistra (fra il 2007 e il 2012, nelle file del Movimento democratico Jesi è Jesi che aveva candidato a sindaco Augusto Melappioni contro Fabiano Belcecchi, rieletto al ballottaggio, nda)». Prosegue Marasca: «Nelle cose fatte, all’amministrazione uscente va riconosciuta la serietà nel rapporto coi cittadini. E di aver portato in città quel cambiamento che per Jesi avrei voluto sin dalla prima volta che mi sono candidato al Consiglio, a 22 anni».

Ad oggi in corsa per la carica di sindaco c’è, oltre a Marasca, il candidato dell’arco di centrosinistra Lorenzo Fiordelmondo.

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