Jesi-Fabriano

La Macina protagonista del convegno nazionale “Il pozzo della Memoria”

Premio alla Carriera del Festival di Loano per Gastone Pietrucci leader del gruppo folk che tra le iniziative per il cinquantesimo si esibirà al Parco della Musica di Roma

Gastone Pietrucci leader de La Macina insieme a Marino Carotti che ha fatto parte della storca formazione negli anni '90
Gastone Pietrucci leader de La Macina insieme a Marino Carotti che ha fatto parte della storca formazione negli anni '90

JESI – La ricerca sulla cultura popolare marchigiana e il contributo de La Macina alla sua scoperta e conservazione, saranno i temi al centro del convegno nazionale che si terrà venerdì 8 giugno dalle 9 alle 13 nella Galleria degli Stucchi di Palazzo Pianetti.

50 anni Macina
Gastone Pietrucci, leader e fondatore dello storico gruppo La Macina

Più di cento i brani incisi in cinquant’anni di attività per lo storico gruppo folk guidato, da sempre, da Gastone Pietrucci, che quest’anno sarà insignito del Premio alla Carriera del Festival di Loano dedicato ala musica tradizionale. Con il patrocinio della Regione Marche, che ha chiesto la ristampa del libro di Pietrucci “Cultura popolare marchigiana“, dell’assessorato alla cultura di Jesi e della Fondazione Pergolesi Spontini, l’appuntamento a Palazzo della Signoria, ingresso libero, si intitola “Il pozzo della Memoria. La ricerca sulla cultura popolare orale marchigiana e il contributo de La Macina alla sua scoperta, conservazione e diffusione”. «Ci ho creduto sempre, fino in fondo. La Macina poteva finire l’anno dopo che è stata fondata ma io sono stato sempre qui, presente e convinto che il lavoro svolto era prezioso e avrebbe portato i suoi frutti» le parole di Gastone Pietrucci che è l’anima della formazione nata a Monsano, cinquant’anni fa (leggi l’intervista). Coraggio, determinazione e impegno che hanno portato La Macina a realizzare dischi e collaborazioni che hanno fatto la ricchezza del nostro territorio.

Al convegno parteciperanno l’assessore alla cultura della Regione Moreno Pieroni, il vice sindaco di Jesi Luca Butini, La Macina e Maria Novella Gobbi che introdurranno il Planctus popolari di fronte alla “Deposizione nel sepolcro” di Lorenzo Lotto, il compositore Piero Arcangeli, il critico musicale Guido Festinese, il docente Stefano Campolucci, l’artista Paola Ricci, lo scrittore Antonio De Signorinibus, il critico Massimo Raffaeli, Tiziana Oppizzi e Claudio Piccoli sperti di tradizioni popolari, il jazzista Samuele Garofoli, il poeta e regista Allì Caracciolo, Marino Severini leader del gruppo Gang, la musicista argentina Laurita Pergolesi, il poeta Francesco Scarabicchi, l’artista Carlo Cecchi, il giornalista Gionata Giustini e l’architetto Stefano Santini. La mattinata si chiuderà con il saltarello “Io me ne vojo andà pel mondo perso” a cura de La Macina.

Nel corso dell’anno saranno cinque i concerti previsti per celebrare i cinquant’anni, in collaborazione con l’Amat. Il 20 dicembre al Pergolesi Jesi ci sarà la presentazione ufficiale del doppio Cd: «Per l’occasione sarà presentato un annullo postale dedicato proprio ai 50 anni de La Macina» ha rivelato Pietrucci. Dal 4 al 13 agosto si terrà un altro appuntamento importante per la formazione musicale: la 33esima edizione del Monsano Folk Festival, mentre il 14 settembre si esibirà in concerto al Parco della musica di Roma che ospiterà anche una mostra dei collage di Gastone Pietrucci. «Il merito de La Macina? Quello di aver risvegliato gli ultimi cantori popolari – ha detto Pietrucci – e di aver raccolto con impegno questi racconti, riportandoli alla luce, facendo in modo che non venissero persi. Un bene prezioso visto che viviamo in una società dove tutto deve essere semplificato, scorporato e il passato viene dimenticato».

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L’appuntamento al teatro Pergolesi è per giovedì 20. Il noto gruppo di ricerca e canto popolare, nato a Monsano nel 1968, presenta il doppio cd antologico, “Opus minus. La Macina pietra su pietra”. Sul palco anche Marco Poeta e la sua “diabolica” chitarra a dodici corde