Jesi-Fabriano

Jesi, la Consulta per la Pace condanna i fatti di Macerata e invita al dialogo

Paolo Gubbi per la Consulta: «Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e che non prevalga quel senso di giustizialismo che sta emergendo, purtroppo, nella nostra società»

Il Gruppo della Consulta Jesina

JESI – La Consulta per la pace di Jesi condanna le brutalità avvenute nei giorni scorsi ribadendo la necessità di divulgare i valori della pace e della solidarietà tra gli uomini.

Paolo Gubbi, Coordinatore Consulta per la Pace di Jesi
Paolo Gubbi, Coordinatore Consulta per la Pace di Jesi

«Condanno fermamente i fatti accaduti a Macerata, dall’omicidio di Pamela Mastropietro all’attentato terroristico di Luca Traini – spiega Paolo Gubbi, coordinatore della Consulta – Mai come in questo momento, c’è bisogno di lavorare tutti insieme per divulgare i valori in cui crediamo e lavoriamo ogni giorno: pace, difesa dei diritti umani e solidarietà fra gli uomini. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e che non prevalga quel senso di giustizialismo che sta emergendo, purtroppo, nella nostra società. Per quanto mi riguarda continuerò a diffondere nelle sedi opportune la cultura della pace e della difesa dei diritti umani perché credo indissolubilmente nell’uguaglianza fra esseri umani».

I fatti che hanno sconvolto Macerata, hanno ovviamente eco anche in città: «Stiamo vivendo un periodo molto duro e triste in cui ogni fatto, ogni parola detta e scritta rischia di agitare gli animi di chi si approfitta per strumentalizzare e politicizzare il dolore per eventi così tragici – continua Gubbi – Per cui, alla luce dell’annullamento della manifestazione nazionale di Macerata, contro il razzismo, prevista per sabato, mi sento di sottoscrivere, parola per parola, l’appello del Sindaco Romano Carancini (che ha invitato uomini e donne a fermare la manifestazione, ndr). Sono orgoglioso che a raccogliere tale appello siano state anche associazioni come Anpi, Arci e Libera, che sono, da sempre, colonne portante della Consulta per la Pace».

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